Per riscaldare questa umida e fredda giornata di inizio dicembre oggi torno col pensiero a Phi Phi Island,al caldo abbraccio di questa gemma rigogliosa adagiata nel tranquillo mare delle Andamane, nel sud della Thailandia, con le sue candide distese di sabbia e i suggestivi scenari costieri.

Ko Phi Phi è un’isola piccolissima in cui si gira solamente a piedi lungo l’unico percorso pedonale che corre lungo il versante orientale dell’isola, la costa più dolce dove acque cristalline lambiscono spiagge da cartolina a pochi minuti dal centro, se così si può chiamare un piccolo agglomerato di case e capanne di legno che ospitano guest house, piccoli hotel, caffé, ristoranti e gli immancabili centri diving.

L’isola fa parte di un arcipelago a cui appartiene anche Ko Phi-Phi Le, ancora più spettacolare della sorella maggiore e che a lungo ha tenuto segrete le sue baie paradisiache, racchiuse dentro scogliere di roccia, ma divenuta famosa in tutto il mondo quando la sua spiaggia più spettacolare, Ao Maya, fu scelta come set per il film The beach con Di Caprio. Da allora questa baia riparata dalle onde è stata presa d’assalto da un’orda di turisti e snorkeler che hanno finito per sciupare l’incanto di questo angolo di paradiso.

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Anche Phi Phi è spesso affollata da turisti, sopratutto nei periodi di alta stagione, ma è facile allontanarsi dalle spiagge più gettonate per cercare luoghi più intimi, magari facendosi portare per pochi euro in una baia raggiungile solo in barca.

La fortuna dell’isola è l’essere troppo piccola per avere un aeroporto o un attracco per grandi navi, il che ha fatto si che fosse risparmiata dal turismo dei viaggi organizzati e degli immensi resort, e le strutture dell’isola rimangono comunque di dimensioni contenute e ben inserite nella rigogliosa vegetazione.

Risalendo il sentiero che conduce alla cima del promontorio che troneggia al centro dell’isola, alle spalle delle spiagge, si può ammirare il profilo della costa occidentale, molto più aspro di quello orientale, costituito da alte scogliere di roccia nera che si ergono maestose a sfidare la forza del mare che vi si infrange contro.

Ma il vero tesoro dell’isola è sotto il mare, dove si apre uno scenario incantato animato da una ricca varietà di pesci, in particolare nelle lagune meno frequentate, raggiungibili in barca, come quella di Pilah o negli atolli di Koh Mai Phai.

Un’isola incantata, da vivere a passo lento, lontana dallo scintillio delle più mondane Phuket o Ko Samui, in cui passare il tempo in contemplazione della straordinaria bellezza naturale di questo piccolo, intimo paradiso terrestre.