Il Criptoportico Romano di Vicenza fa parte della Vicenza nascosta e silenziosa per lo più sconosciuta ai turisti, che si aggirano per la città con il naso all’insù per ammirare le magnifiche architetture palladiane, ignari del fatto che proprio sotto ai loro piedi si celano altri tesori. 

Se il fatto che il Criptoportico romano sia poco conosciuto ai turisti è un peccato, lo è ancora di più che lo sia agli stessi vicentini, molti dei quali non solo non l’hanno mai visitato, ma ne ignorano totalmente l’esistenza.

Si tratta in realtà di un preziosissimo reperto dell’epoca romana, età in cui l’antica Vicetia sorgeva lungo la via Postumia, la grande strada militare che collegava Genova ad Aquileia. Anche se non strategicamente importante, Vicetia divenne una città ricca e tranquilla al centro di un territorio fertile e produttivo. Politicamente legata alla dinastia Giulio-Claudia, da questa influenza trasse beneficio anche nel suo impianto architettonico e venne presto abbellita da splendidi monumenti come il teatro, le terme, il foro e l’acquedotto, oltre che da splendidi palazzi e prestigiose dimore patrizie. Scoperto nel 1954, il Criptoportico è oggi una delle vestigia più belle e meglio conservate dell’illustre epoca romana: risalente al I sec. a.C., esso costituiva i sotterranei di un’antica dimora patrizia e rappresenta uno dei pochissimi esempi per questo tipo di ambiente sotterraneo in tutta l’Italia Settentrionale. Il Criptoportico, in ottimo stato di conservazione, si trova in corrispondenza dell’attuale Piazza Duomo, precisamente sotto il palazzetto dei Proti e la canonica della Cattedrale, e fu costruito sfruttano il dislivello naturale del terreno.
In epoca romana i criptoportici avevano diverse funzioni: servivano da passaggi nascosti tra edifici contigui, come depositi per armi e vettovaglie o semplicemente come prolungamento dell’abitazione; sembra che il Criptoportico di Vicenza venisse usato dagli abitanti principalmente come riparo dalla calura estiva.

La visita del Criptoportico romano di Vicenza

Il criptoportico ha pianta ad U ed è costituito da tre bracci, della larghezza di circa 3 metri,  coperti da un soffitto a botte, illuminati e arieggiati da una serie finestre a bocca di lupo. Le tre gallerie, fresche in estate, costituivano un prolungamento dell’abitazione come dimostrano i resti delle pavimentazioni originali, in cotto e mosaici marmorei, e di intonaco a marmorino. Le altre sale del criptoportico venivano invece molto probabilmente adibite a magazzino e dispensa.
Addentrarsi per questi ambienti avvolti nella penombra equivale a penetrare nel ventre della città, in una Vicenza sconosciuta anche ai suoi stessi abitanti, abituati ad ammirarla nella grazia ed equilibro delle architetture palladiane. Scendere a questo livello significa entrare in contatto con l’antica anima di Vicenza, una storia ed un volto spesso dimenticati e offuscati dallo splendore dei marmi rinascimentali ma che rappresentano una tappa fondamentale nello sviluppo della città.

Per informazioni sulla visita:

Criptoportico romano di Piazza Duomo – piazza Duomo 6, Vicenza
Visite guidate realizzate Associazione Ardea

Orari visite ADULTI e FAMIGLIE:
sabato (h. 15,00-17,00; h. legale 15,00-18,00)

domenica (h. 10,00-12,00; h. legale 9,00-12,00)
Per informazioni e prenotazioni: Cell. 347 9426020 – E.mail: athena_el@yahoo.it