Abbarbicata sull’alto dei colli che circondano Granada, l’Alhambra è un gioiello architettonico unico nel suo genere, la più magistrale espressione dell’arte islamica in Europa, una meraviglia assoluta da vedere almeno una volta nella vita.


Quando ho steso il programma di #rutasdespaña di una cosa ero certa: dovevo rivedere l’Alhambra. Ero stata a Granada esattamente 10 anni prima e già allora ero rimasta stregata dalla bellezza della Cittadella dei Sultani, tanto da voler tornare.

La visita all’Alhambra

Dall’esterno si ammirano le mura rosse (Alhambra in arabo significa “La Rossa”) dell’Alcazaba che cingono l’intero complesso e che al tempo dei sultani garantivano la difesa dagli attacchi esterni.


La cittadella-fortezza, eretta nel XIV secolo, era attrezzata di tutto, moschee, scuole, botteghe e poteva quindi funzionare autonomamente rispetto a Granada.

Dai bastioni si gode di una vista a 180° sulla città e sull’Albazyn, il quartiere arabo che si sviluppa sulla collina di fronte.

All’interno delle mura si possono visitare i diversi palazzi che compongono la cittadella; il mio consiglio è di prenotare la visita al mattino presto e partire dai Palazzi dei Nazari, che custodiscono all’interno i gioielli più preziosi dell’Alhambra, per riuscire a vederli in condizioni di luce e di afflusso migliori.

I Palazzi dei Nazari


Le muqarnas, stalattiti di marmo tipiche dell’arte islamica
Si potrebbe rimanere ore a descrivere minuziosamente la profusione di stucchi e marmi decorati, bassorilievi con iscrizioni, fiori, stelle e figure geometriche, colonne e colorati azulejos che rivestono ogni centimetro delle stanze dei palazzi, ma nessuna parola sarebbe abbastanza d’effetto da poter contenere tutta la dirompente bellezza dello spettacolo che si para davanti agli occhi del visitatore.

Un susseguirsi di ambienti luccicanti di madreperla, pareti di marmi intarsiati come pizzi e volte da cui pendono le muqarnas, stalattiti di marmo tipiche dell’arte islamica; sontuosi patii adorni di fontane e vasche su cui si riflettono le magnifiche architetture esterne. Ad ogni passo una meraviglia che prende forma di fronte ai propri occhi, ad ogni sguardo un nuovo particolare che si svela in tutta la sua sottile grazia: l’Alhambra è una gemma da ammirare con calma, girando e rigirando per le stanze per cogliere tutti i dettagli, osservarli da vicino per ammirarne la minuta perfezione e poi indietreggiare di qualche passo per abbracciare l’insieme in uno sguardo.


Il Patio dei Leoni


Anche la bellezza più splendente ha il suo apice, e l’Alhambra ha il suo, si chiama Patio dei Leoni: 124 colonne di marmo bianco di Almeria, dal fusto sottile e dal capitello cubico intarsiato con iscrizioni, che cingono uno spazio aperto al cui centro si trova la Fuente de los Leones, dodici statue di leoni che rappresentano le tribù di Israele.

Aspettate pazienti il momento di calma tra un’ondata e l’altra di visitatori: la meraviglia che vi si svelerà davanti vi resterà impressa nella memoria a lungo.

Difficile separarsi da tanta accecante bellezza, difficile prendere la via d’uscita dai Palazzi dei Nazari ma ci si consola pensando alle meraviglie che ancora attendono. 

Il Generalife, la residenza estiva dei sultani

La visita continua al Generalife, la residenza estiva dei sultani, a cui si accede attraverso una piacevole passeggiata lungo i sontuosi giardini della cittadella: fiori e piante armoniosamente distibuiti tra aiuole colorate, fontane e zampilli.

All’interno del palazzo, un bellissimo patio rettangolare nel quale si sviluppa una lunga vasca e il Giardino dei Cipressi. Anche se gli ambienti interni non raggiungono il valore decorativo e architettonico dei Nazari, le finestre che volgono verso la città offrono una spettacolare vista sull’Albazyn.


Il mirador sull’Alhambra

Per finire una giornata marcata da tanta sfolgorante bellezza, scesi nel centro di Granada si può prendere la salita verso l’Albazyn, un labirinto di vicoli che ricorda le medine arabe; sulla sommità della collina si trova il Mirador de San Nicola che regala una spettacolare vista sull’Alhambra; il momento migliore per vederla è al tramonto, quando le mura rosate dell’Alcazaba si accendono di rosso: un’altra immagine che rimarrà impressa a fuoco nella mente per sempre.

Guida al viaggio a Granada


Per vedere l’Alhambra è indispensabile prenotare in anticipo la visita tramite il sito ufficiale, scegliendo data e ora di accesso. Diversamente, si rischia di non riuscire a vedere i Palazzi dei Nazari, per i quali esiste un tetto di visitatori giornalieri che solitamente viene raggiunto poco dopo l’apertura della biglietteria.
Sono possibili anche visite notturne ma sconsiglio di optare per questa soluzione come unica visita del complesso bensì usarla come prolungamento della diurna; questo perché, per quanto i palazzi illuminati siano suggestivi, solo con la luce del giorno è possibile vedere e apprezzare tutti i dettagli degli ambienti interni. 


La visita dell’Alhambra richiede un giorno intero, cercate di prenotare la prima entrata del mattino per sfruttare il tempo al meglio.

Per tutte le informazioni potete consultare il sito del Turismo di Granada


Per vedere l’intero servizio fotografico dedicato all’Alhambra, cliccate qui.