Le Mont Saint Michel è un luogo magico, talmente speciale ed unico da essere stato definito la “Meraviglia d’Occidente”.

Meta di pellegrinaggio e di preghiera, il santuario di Mont Saint Michel sorge al centro di una vasta baia che pare restringersi e dilatarsi al ritmo delle maree, le più grandi d’Europa.

Al confine tra Normandia e Bretagna, con una estensione di circa 500 km2, la baia di Mont Saint-Michel rappresenta la superficie francese di prato salato più estesa ed è famosa per l’eccezionale ampiezza tra l’alta e la bassa marea.

La bassa marea lascia completamente scoperto il letto della baia al cui centro sorge un complesso conventuale. Con il ritiro delle acque, il fondo del mare diventa una sorta di enorme, piatto deserto bianco. Camminando in questo ampio spazio vuoto, si ha l’impressione di stare su un letto morbido, con la sabbia gommosa che cede sotto ai piedi. Per quanto magico e apparentemente innocuo, questo ambiente può nascondere delle insidie: in alcuni punti le sabbie diventano mobili e rischiano di diventare una trappola; procedete con prudenza e allontanatevi se sentite che il terreno è troppo cedevole.

Il gioco delle maree

Prima di organizzare la visita a Mont Sant Michel, controllate l’orario delle maree, questo vi permetterà di godere al meglio della bellezza del luogo e di osservarne la straordinaria trasformazione con lo scorrere delle ore; prendetevi il tempo per passeggiare sulla sabbia in secca, immersi nel riverbero luminoso del suo riflesso al sole. Piano piano piccoli rivoli d’acqua diventano sempre più grossi e quello che prima si poteva saltare a pié pari in poco tempo è un fiume copioso da guadare.
Il suono delle sirene è il segnale d’avviso, bisogna abbandonare il letto del mare e tornare sulla terra ferma: la marea non aspetta!
Rifugiatevi all’interno del borgo, cercate un angolo tranquillo da cui restare ad osservare l’acqua del mare che avanza, silenziosa ma inarrestabile e piano piano arriva a lambire le coste dell’isolotto: dove prima c’era un deserto bianco, adesso c’è acqua. Un fenomeno potente quanto affascinante di cui la baia ogni giorno è teatro, talmente spettacolare da averle fatto meritare l’iscrizione tra i luoghi Patrimonio Naturale dell’Umanità.
La baia di Mont Saint Michel – Silvia Romio Photos

Il monastero di Mont Saint Michel

Le Mont Saint Michel è un luogo speciale dal punto di vista naturalistico ma anche architettonico. L’abbazia benedettina che sorge sull’isolotto al centro della baia è un gioiello d’arte di rara bellezza.
La prima chiesa pre-romanica risale a prima dell’anno Mille, ma numerosi furono poi gli interventi in epoche sucessive che la resero  un connubio di stili carolingio, romanico, gotico flamboyant e classico. Trasformata in prigione al tempo della Rivoluzione, l’abbazia fu poi restituita alla sua funzione originaria e ancora oggi è gestita da una comunità monastica ed è meta di pellegrinaggi.
Tanta bellezza non poteva passare inosservata, tanto che le Mont Saint Michel è attualmente uno dei siti più visitati di Francia: un afflusso di oltre 3 milioni di visitatori l’anno! Nei periodi di alta stagione, in corrispondenza delle vacanze, il luogo è letteralmente preso d’assalto e visto gli spazi angusti e le strette scale di accesso all’abbazia, l’attesa per entrarvi può protrarsi per ore. Decisamente meglio optare per i periodi di bassa stagione! Se proprio vi trovate a passare di qui in agosto o nei momenti di alta affluenza e l’accesso all’abbazia diventa difficile, non rinunciate ad una passeggiata sulla baia in secca, qualche momento passato qui avrà valso comunque il viaggio!