Bianche scogliere che si tuffano in acque trasparenti e sentieri che si arrampicano lungo i fianchi del Monte Conero, immersi nella sempre verde macchia mediterranea. Nella Riviera del Conero l’Adriatico veste l’abito della grandi occasioni e fa brillare gli occhi di chi lo guarda con mille sfumature di azzurro.

Non so da quanti anni mi ripromettessi di fare un weekend nella Riviera del Conero! Avevo visto e rivisto le foto della baie protette da alte scogliere bianche centinaia di volte, ma per qualche motivo finivo sempre per rimandare. Finalmente l’occasione di qualche giorno di vacanza fuori programma e le promettenti previsioni meteo sono sembrate l’alchimia perfetta per compiere questo viaggio rimandato per troppo tempo, e sono partita per il Conero.
In una giornata d’aprile segnata da un clima insolitamente estivo, le bianche spiagge della Riviera del Conero mi sono apparse come diamanti incastonati nel candore delle falesie che le cingono, e l’Adriatico, quello stesso mare che lambisce i lidi della mia terra con colori troppo spesso sconsolanti, qui si è esibito in una miriade di tonalità dall’azzurro al verde.
La Riviera del Conero prende il nome dall’omonimo monte che con i suoi 572 metri si innalza a picco sul mare: la verde macchia mediterranea che ne ricopre l’intera superficie come un tappeto, a livello del mare lascia scoperta la nuda roccia, straordinariamente candida e che risplende alla tersa luce del sole. Mano a mano che si avvicinano al monte le spiagge si fanno sempre più strette, fino a diventare chiare mezzelune distese ai piedi del Conero e lambite dal mare cristallino. In piena stagione sono meta ambita da molti bagnanti, ma ad aprile, quando ancora l’estate è lontana, risplendono di un’aurea lucente e si mostrano in tutto il loro splendore.

Numana e la terrazza a picco sul mare

La Torre di Numana
La Torre di Numana
Stretta attorno al minuscolo porticciolo, Numana è uno dei paesi più conosciuti della Riviera del Conero, diviso tra due anime: quella vacanziera della Numana bassa, che offre chilometri di spiagge e comodi stabilimenti balneari, e quella pittoresca e raccolta di Numana alta. Ad unirle un’antica e scenografica scalinata, la Costellara, un tempo percorsa dai pescatori per scendere al porto la mattina all’alba e rientrare nelle loro abitazioni di ritorno dal mare aperto.
Manco a dirlo la mia parte preferita è stata Numana alta, un fitto intrico di viuzze su cui affacciano le casette colorate dei pescatori, molte delle quali oggi magistralmente restaurate, e da dove lo sguardo spazia su tutta la Riviera. L’attrazione principale qui è la “Torre” che in realtà è un arco, unica vestigia dell’età medievale della città, che  si erge su una piazzetta adorna di panchine affacciate sul mare: il posto perfetto per ammirare il Conero e respirare il profumo del mare.
Lasciandosi alle spalle la piazzetta della Torre, si risale lungo la strada che porta alla piazza del Municipio, ampio spazio urbano con alcuni negozi e bar. Arrivati in piazza, una strada laterale porta ad una terrazza affacciata sul mare: anche se di per sé la piazza non è un gran ché, la vista merita di sicuro una sosta.

Sirolo, il Conero medievale

Panorama dalla piazzetta di Sirolo
Panorama dalla piazzetta di Sirolo
Proseguendo la strada che si arrampica lungo il monte Conero, lasciata Numana si arriva ad una piazzetta da cui si accede al centro storico di Sirolo, chiuso al traffico.
Se Numana è l’incontro tra tradizione e modernità della Riviera del Conero, Sirolo ne è il cuore medievale. Il borgo era un tempo un castello fortificato e ancora oggi, oltrepassando il grande arco di accesso al centro storico, si ha l’impressione di ritrovarsi in un luogo protetto, un dedalo di stretti vicoli e casette multicolore.
Difficile non rimane affascinati da Sirolo, un vero scrigno di storia e bellezze naturali, abbarbicato tra il verde del Conero e affacciato sul mare. Presto il gomitolo di vicoli si apre sulla piazzetta del paese e qui i polmoni paiono aprirsi per ricevere la fresca brezza che sale dal mare: tra la fitta vegetazione fanno capolino alcune baie incredibilmente bianche, come diamanti incastonati in una cornice di smeraldo.
Il mio consiglio è di godere della rilassata atmosfera della piazzetta sedendosi a bere un caffè o meglio ancora un aperitivo, per ammirare la luce calda del tramonto che avvolge il panorama. 
Se c’è un luogo dove il Conero diventa romantico, questo è certamente Sirolo.