Il Muro di Berlino

Per 28 lunghi anni il Muro di Berlino divise in due la città, creando un confine politico ed ideologico tra due mondi contrapposti e lasciandosi dietro una cicatrice indelebile nella memoria di tutti.

A distanza di 27 anni dalla caduta del Muro, quando oramai non rimangono che pochi tratti simbolici ancora in piedi, questa costruzione rappresenta ancora il simbolo più commovente e potente di Berlino e continua ad esercitare un grande fascino sui visitatori.
L’itinerario che vi proponiamo si snoda lungo lo storico percorso del muro e tocca i siti ed i musei commemorativi più importanti, che raccontano la storia di quei difficili anni.

 

Guida al viaggio

Raggiungere Berlino è facile essendo ben collegata da voli e treni dalle principali città italiane. Per confrontare le diverse opzioni ho usato il pratico servizio di GoEuro, che permette di risparmiare tempo mostrando con un’unica ricerca tutte le soluzioni di viaggio, sia treno, aereo e anche autobus. Nel mio caso, indecisa se andare in treno od aereo, mi è bastato inserire le date del viaggio e ho subito potuto visualizzare in un’unica pagina tutte le opzioni e gli orari, decidendo di optare per il volo aereo. Il servizio permette di scegliere il tragitto più pratico ed economico tra 10 mila stazioni di bus, oltre 20 mila stazioni ferroviarie e 3000 aeroporti per una copertura riguardante la Gran Bretagna, Germania, Spagna, Italia, Francia e altri paesi Europei ancora.
Per la visita di Berlino è utile munirsi della Berlin Welcome Card, acquistabile nelle sedi dell’Ufficio del Turismo o direttamente online, che comprende l’uso di tutta la rete di trasporti pubblici cittadini (zona AB o ABC). Esiste anche la versione Museuminsel che, oltre ai trasporti, comprende anche l’accesso ai 5 musei del centro.

 

La East Side Gallery

La East side gallery
Uno dei murales della East Side Gallery
L’itinerario parte dalla East Side Gallery, il più lungo tratto di muro rimasto ancora in piedi che corre parallelo alla Sprea, il fiume di Berlino, per oltre un chilometro. Dopo la caduta, un centinaio di artisti internazionali furono incaricati di dipingere sul muro opere che rappresentassero il particolare momento storico. Il risultato fu una galleria d’arte contemporanea a cielo aperto. Per raggiungerla basta prendere la U-Bahn fino a Warschauer Strasse. Tra gli oltre 100 murales presenti ve ne sono alcuni di molto noti, tra cui il famoso bacio sulle labbra tra i leader Leonid Brezhnev e Eric Honocker, opera di Dmitry Vrubel, che si rifece ad una fotografia di un giornalista francese. Famosissimo anche il dipinto di Birgit Kinder che ritrae una Trabant, la macchina della DDR, che apre un varco nel muro. Nel 2009 la East Side Gallery fu sottoposta ad un restauro ma di nuovo oggi ha bisogno di intervento, per i continui graffiti che vengono aggiunti e che rovinano i murales originali. Per questo motivo, attualmente sono state apposte delle transenne protettive lungo tutto il tratto, che purtroppo rovinano l’impatto e la bellezza dell’insieme.

 

Il Checkpoint Charlie

Vicino alla fermata della U-Bahm di Moritz Platz si trova la stele commemorativa dedicata al giovane berlinese dell’est Peter Fecher che perse la vita nel tentativo di fuggire a Berlino ovest. Sulla stele è impressa la frase “Er wollte nur di Freiheit”, “voleva solo la libertà”.
Poco oltre si giunge al Check Point Charlie, il posto di confine tra le due Berlino che poteva essere attraversato solo da diplomatici e stranieri. Oggi il luogo ha perso il suo valore storico ed è diventato più che altro un’attrazione turistica, con negozi di souvenir che vendono pezzi di muro e ragazzi in divisa che chiedono soldi per una foto. Interessante la mostra permanente all’aperto con foto e documenti che raccontano le fasi della Guerra Fredda. L’esposizione del vicino Traenenpalast, il Palazzo delle lacrime, raccoglie invece documenti e testimonianze dei cittadini dell’est che qui venivano ad accomiatarsi tra le lacrime dai parenti venuti in visita da ovest.

 

Il Gedenkstaette Berliner Mauer

 

Il Muro di BerlinoPer chi vuole approfondire la struttura del confine eretto tra est ed ovest, questa mostra, che si sviluppa lungo oltre 1 chilometro del perimetro dove sorgeva il muro, spiega il meccanismo della repressione contro il dissenso messo in atto dalla polizia della DDR. Il vicino Mauerpark sorge invece sul luogo che un tempo era la famigerata “striscia della morte”, il confine vuoto dove i soldati di Berlino est avevano l’ordine di sparare a vista.


Topografia del Terrore

 

Il Muro di BerlinoAltrettanto forte è la mostra permanente intitolata “Topografia del Terrore”, a Zimerstrasse, che spiega l’apparato di sicurezza statale della DDR. L’esposizione comprende 200 metri di muro originale e qui corre la doppia fila di mattoni che segna dove passava il muro, la stessa che continua fino a Potzdamer Platz, oggi centro moderno di Berlino con avveniristici grattacieli, un tempo il punto più largo della striscia della morte.
Si può concludere l’itinerario a Pariser Platz ammirando la Porta di Brandeburgo, simbolo di Berlino e luogo rimasto impresso nella memoria di tutti perché qui, la notte del 9 novembre 1989, migliaia di Berlinesi di est ed ovest si radunarono per brindare alla ritrovata unificazione.