Un’altra delle sorprese che mi ha riservato #MonteBaldoExperience è stata il Giardino Botanico di Palazzo Eccheli-Biasi a Brentonico.

Inaugurato nel 2005, il giardino sorge sul retro del palazzo affacciato su un panorama che abbraccia tutta la valle e le montagne circostanti.

L’orto nasce dall’idea di rendere omaggio all’importanza botanica del Monte Baldo, oggetto sin dal 1400 di studi da parte di farmacisti ed erboristi, tanto da essersi meritato l’appellativo di “hortus europae”. I lavori di creazione del giardino hanno rappresentato anche un progetto di riqualificazione urbana che ha convertito un’area incolta, utilizzata in passato per la coltivazione del tabacco e dei gelsi, in un magnifico e ridente giardino, luogo di attività didattiche ma anche di piacevole svago.


L’uso delle erbe

L’uso delle piante in medicina è antico e per  secoli rappresentò il principale metodo di cura per  molte popolazioni.

Ancora oggi lo studio delle proprietà curative delle piante continua e si evolve, e negli ultimi anni si è assistito ad un crescente interesse anche da parte del vasto pubblico, basti pensare alla diffusione sempre più capillare di negozi di erboristeria dove non si acquistano più solamente prodotti cosmetici ma anche piante medicamentali e prodotti fitoterapici, infusi, olii essenziali e tinture madri.

Il giardino botanico di Brentonico è diviso in due grandi aree botaniche: ad ovest le specie dell’orto dei semplici, ad est c’è invece la flora spontanea che cresce sul Monte Baldo, che costituisce il vero e proprio giardino botanico. E’ qui che si trova un’area didattica dedicata alle scuole, per favorire l’approccio dei bambini con il mondo delle piante.

L’orto dei semplici

Organizzato su tre terrazzamenti ripartiti in aiuole dalle forme geometriche, l’orto dei semplici presenta le diverse specie secondo le loro proprietà e l’uso medico. Questa suddivisione risponde alla precisa volontà di utilizzare l’orto non solo per finalità scientifiche ma anche didattiche e divulgative, favorendo l’apprendimento a studenti e ai non addetti ai lavori che possono facilmente individuare e memorizzare l’uso delle singole piante.

Bellissime le lavande che occupano le aiuole vicino all’entrata, un’esplosione di viola che si accompagna al profumo tipico della piante che aleggia nell’aria, traportando il visitatore dall’Altopiano di Brentonico al cuore della Provenza.
Nell’orto si possono vedere poi diverse piante officinali, così chiamate perché selezionate e raccolte per ricavarne i principi attivi per la cura delle malattie. Sono proprio queste specie ad aver destato sin dal Medioevo l’interesse degli speziali, che percorsero in lungo e in largo il Monte Baldo alla ricerca di piante che poi venivano studiate e lavorate nei loro piccoli laboratori erboristici, chiamati officine, da cui il termine di piante officinali.

Immersi nei colori e nei dolci effluvi di fiori e piante, si scoprono valeriana, melissa, arnica e tante altre specie che spesso si sentono nominare come principi attivi in preparazioni cosmetiche o tisane di uso quotidiano, ma che magari non si sono mai viste dal vero.

Le piante aromatiche


Dagli effluvi delle piante officinali, ai profumi intensi e speziati del giardino di piante aromatiche: basta sfiorare leggermente le foglie di menta, salvia, rosmarino, assenzio e tante altre per ritrovarsi in un vortice di profumi ammalianti. Un’aiuola del giardino è interamente dedicata alle specie utilizzate in cucina, molte delle quali poco conosciute: un pregevole tentativo di recuperare la memoria storica e la tradizione culturale baldense sugli usi di alcune piante che un tempo facevano parte della cucina di queste terre.

Il giardino botanico

Rispetto all’orto botanico, dove le specie sono ripartite e coltivate in ordinate aiuole, il giardino ha una forma molto più naturale che ricrea i microambienti originali. Inoltre, si è cercato di suddividere le specie per ambiente e quota per rispettare maggiormente la distribuzione naturale delle piante sul Monte Baldo.
Si distinguono la zona rocciosa, con rocce calcaree disposte in modo da formare delle nicchie dove le piante sono messe a dimora; la zona umida, con specie che per vivere hanno bisogno di grandi quantità d’acqua; l’arboreto, lo spazio dedicato alle specie arboree come la rovella, il faggio, il carpino bianco che rivestono i versanti baldesi ; il filiceto, con le felci; l’arbusteto, un ampio settore dedicato agli arbusti con specie come in biancospino e lo scotano.

Sono oltre 500 le specie che crescono nel giardino: per visitarlo consiglio caldamente la visita guidata tenuta ogni venerdì e domenica d’estate alle 17.00 da esperti botanici che sapranno indicare e spiegare le proprietà e l’uso delle singole piante; solo così sarà possibile apprezzare appieno il valore botanico di questo piccolo gioiello.

Orari e prezzi:

Luglio – settembre: martedì-domenica 10:00-12:00/16:00-18:30
nei restanti mesi aperto su prenotazione

Visite guidate tutti i venerdì e domenica di luglio ed agosto – ore 17.00 ‘Alla scoperta dei fiori del Monte Baldo’, a cura degli esperti della Fondazione Museo Civico di Rovereto, su prenotazione.

Prezzi:
Intero € 3,00
bambini fino ai 6 anni gratuito
biglietto di ingresso compreso nella Trento Rovereto card in vendita ad € 20,00