E’ stato da poco inaugurato a Vicenza il Museo del Gioiello, uno spazio museale permanente di oltre quattrocento metri quadrati con una collocazione d’eccezione, la Basilica Palladiana.

Non è un caso che proprio a Vicenza apra un museo dedicato al gioiello, essendo la città da sempre centro d’eccellenza nella gioielleria ed oreficeria, settori in cui è riconosciuta come hub mondiale grazie alla manifestazione triennale di VicenzaOro.
Il museo offre un viaggio nell’estetica del gioiello, raccontando la storia di un oggetto antichissimo e profondamente radicato nella cultura umana. 
Il cuore del museo conta nove sale espositive che accolgono circa quattrocento gioielli e accompagnano i visitatori lungo un viaggio nel tempo e nelle culture: in esse vengono illustrate tutte le simbologie e funzioni assunte dal gioiello in una narrazione che non segue un filo cronologico quanto tematico.
Le opere esposte avranno una rotazione biennale, rendendo di fatto l’esposizione un divenire ed un luogo da visitare con continuità anche per i vicentini, per seguire nel tempo l’evoluzione del ruolo del gioiello all’interno della società.
Ecco in dettaglio i contenuti delle nove sale espositive:
Museo del Gioiello – Credits by Cosmo Laera

Simbolo

Il gioiello come simbolo che trasmette sensazioni e significati precisi quanto soggettivi: da simbolo di amore, come la fede nuziale; a simbolo di memoria, di fede, politico, di appartenenza o in generale simbolo di identità. Interessante la storia dell’ornamento da testa che, col passare dei secoli, assume la forma della corona, poi declinata in diademi e bandeau appannaggio dell’alta società.

Futuro

La sala dedicata al futuro mostra i possibili sviluppi futuri del gioiello, interrogando gli stessi visitatori sulla questione. Quattro sono i temi conduttori: pelle, esposizione, dimensione e particelle. Questi temi tentano di mostrare come il settore della gioielleria stia aggiornando le tecniche di produzione e utilizzi nuovi materiali. 

Arte

Il gioiello non solo come monile ma come pezzo d’arte, dotato di una plasticità oggettiva che si affianca alla scultura. Le opere esposte mostrano i linguaggi di espressione del gioiello artistico nel Novecento.
Museo del Gioiello – Credits by Cosmo Laera

Bellezza

Questa sala è dedicata ai gioielli di manifattura italiani esponendo i prodotti di un artigianato d’autore e d’eccellenza. La Sala della Bellezza contiene soltanto collier, gioielli vicini al cuore a cui la bellezza vuole parlare. Grandi opere di maestri indiscussi dell’arte artigiana della gioielleria, capolavori che fanno brillare gli occhi e lasciano senza fiato.

Design

Il gioiello come idea, che poi viene forgiata e resa materia. Sei esempi storici di gioielli (semi) industriali creati da designer d’eccezione.

Funzione

Una sezione curiosa che presenta i gioielli funzionali, come fibbie di chiusura, bottoni, stringhe di scarpe e persino anelli-coltello. Evolvendosi con la società i gioielli funzionali sono in continua trasformazione, e per tale motivo vengono anche studiati nelle indagini antropologiche.

Icone

Icona come “l’immagine” che si arricchisce di un valore simbolico ed evocativo. La sala presenta opere delle oreficerie Castellani che, oltrepassati i limiti della moda, sono divenute vere icone di stile e di eccellenza. I gioielli qui selezionati sono testimonianza di una straordinaria produzione. Accanto a gioielli ottocenteschi, sono esposti alcuni preziosi etruschi e romani provenienti dagli scavi di Cerveteri, Vulci e Roma, frutto del collezionismo dei Castellani che li usarono anche come modelli nelle loro creazioni.

Magia

La sala presenta amuleti che raccontano stralci di antica vita quotidiana quando questa era legata alla magia, all’invocazione scaramantica o religiosa. L’uso dei metalli preziosi rafforzava il potere dell’amuleto perché i metalli riflettono la luce e respingono i raggi malèfici. 

Moda

La sala presenta il bijou, ovvero l’ornamento per la moda copia del modello di gioiello vero, un concetto che nasce in Francia nella prima metà degli anni ‘20; presto il bijou acquista valore proprio e si stacca dal gioiello di valore per diventare autonomo, desiderato come il prezioso. In questa sala sono esposti vari stili del bijou del XX secolo e l’evoluzione delle sue forme.