Urbino è l’essenza del Rinascimento, l’incarnazione della città ideale così come l’aveva sognata e immaginata Federico da Montefeltro, raffinato umanista e capace uomo politico che più di tutti contribuì a renderla una delle corti più importanti ed eleganti dell’epoca.

Fu proprio Federico che, forte di una stabile situazione politica ed una fiorente economia della Stato di Urbino, a metà del Quattrocento ordinò la costruzione del Palazzo Ducale, suo progetto più ambizioso e meraviglia architettonica considerata da molti illustri critici uno dei vertici più alti dell’arte rinascimentale.
Oltre che illuminato uomo politico, Federico da Montefeltro era anche un fine mecenate che amava ospitare a corte grandi interpreti dell’arte: Bramante, Paolo Uccello, Leon Battista Alberti sono solo alcuni dei nomi di illustri maestri che soggiornarono ad Urbino, che divenne così una fervente officina di idee e correnti artistiche.

Il Palazzo Ducale di Urbino

Percorrendo il dolce nastro d’asfalto che conduce ad Urbino lungo le colline circostanti, il Palazzo Ducale emerge dal verde dei colli come un castello incantato, con torri e logge dalle forme stondate che ingentiliscono la generale sobrietà della costruzione. La ragione di tanta fiabesca ed inaspettata fantasia è presto spiegata: quella che troneggia sulla sommità della collina, visibile da lontano, è la facciata dei Torricini, il cui nome deriva dalle due torri che ne delimitano i bordi. Proprio l’orientamento verso l’esterno concesse una maggiore libertà stilistica e permise agli architetti di sperimentare linee più ardite, che si dissolvono invece nella facciata rivolta verso l’abitato.
E’ all’interno delle mura che Urbino diventa simbolo del Rinascimento più puro e perfetto ed il piccolo centro, un gomitolo di strette vie bordate di eleganti palazzi, è tutto raccolto attorno al Palazzo Ducale, cuore pulsante della città e suo centro artistico e culturale.
La facciata interna disposta ad “L” attorno a Piazzale Duca Federico diventa così un tutt’uno con il tessuto urbano, tanto da rendere difficile tracciare una linea di demarcazione netta che indichi l’inizio del palazzo. Senza rendersene conto ci si ritrova nel Cortile d’Onore, dove lo sguardo indugia nella ritmica successione di archi che incorniciano il portico.
Gli ambienti interni si distinguono anch’essi per eleganza ed equilibrio ed ospitano la Galleria Nazionale delle Marche, custode di alcuni dei più grandi capolavori pittorici del Rinascimento, con lavori di Raffaello, Piero della Francesca, Bellini e molti altri.

Un viaggio nel mondo rinascimentale

Lasciato il Cortile, e non prima di aver ammirato la Biblioteca di Federico, si sale al piano nobile attraverso l’imponente Scalone d’Onore. Qui si trova l’Appartamento del Duca, porta d’accesso al mondo di Federico: la camera da letto, lo studiolo, la sala delle Udienze sono tutti ambienti impregnati di storia dove si svolsero momenti di vita pubblica e privata del duca e che oggi espongono grandi capolavori di pittura, scultura ed intarsi, opera degli artisti di cui Federico amava circondarsi.
La stessa Sala di Rappresentanza, cuore del palazzo, e gli altri appartamenti, come quello della Duchessa, sono al contempo spazi espositivi ed ambienti storici che mantengono immutate la bellezza e l’atmosfera dell’epoca in cui furono progettati.

I sotterranei del palazzo

Se gli appartamenti del piano nobile sono l’espressione della vita di corte rinascimentale, i sotterranei ne raccontano quella popolare, con gli ambienti di servizio come cucine, bagni, scuderie in cui lavoravano e vivevano gli inservienti.

La casa natale di Raffaello

Oltre ad essere simbolo di un’epoca, Urbino ha anche il vanto di aver dato i natali ad uno dei maggiori artisti mai vissuti, Raffaello. La Casa natale del maestro è visitabile ed espone le tavolozze e gli strumenti usati dall’artista in giovane età, prima di lasciare Urbino per intraprendere la sua brillante carriera.

Guida al viaggio

Grazie alla sua posizione nell’entroterra alle spalle della Riviera Romagnola, Urbino si presta ad essere inclusa negli itinerari di una vacanza al mare. La città di Cattolica con le sue rinomate spiagge e strutture ricettive dista appena 35 chilometri e rappresenta un’ottima base per esplorare Urbino ed i borghi collinari nei dintorni, dando così un valore aggiunto alla vacanza al mare.