Sappada

 Cinta da grandiosi massicci dolomitici e da silenziosi boschi di conifere, Sappada sorge in una verde vallata attraversata dal fiume Piave, nell’estremità nord occidentale delle Dolomiti. 

Anche se geograficamente appartiene al Veneto, Sappada celebra l’incontro con le terre vicine, da una parte il Friuli Venezia Giulia, dall’altra la regione austriaca della Carinzia, un connubio che ne arricchisce le tradizioni ed il folclore.
Sapada case in legnoBasta un primo sguardo per riconoscere in Sappada i canoni della classica architettura nordica, con molte case interamente di legno ad impreziosire il cuore antico del borgo, Sappada Vecchia, che include 8 delle 15 borgate del comune sappadino. 
Più isolata ma altrettanto caratteristica è la borgata di Cima Sappada, con abitazioni e rustici in legno i cui balconi in estate sono un tripudio di fiori colorati.
Non è solo l’architettura a dare la cifra dell’importante patrimonio culturale di Sappada ma anche la lingua: ancora oggi nel borgo si parla il dialetto sappadino affine a quello bavarese-tirolese ma anche al cimbro, risultato delle trascorse dominazioni e contaminazioni culturali, un idioma talmente particolare ed unico da essere oggetto di studio e ricerche filologiche. 

Sapori e folclore di Sappada

Uno dei piaceri più grandi di una vacanza in montagna è il momento del pasto, quando di ritorno da una rigenerante passeggiata ci si siede ad una tavola imbandita con gli amici. La gastronomia di Sappada è ricca di sapori genuini e vanta piatti deliziosi come i canederli, la selvaggina, funghi, formaggi di malga e naturalmente la polenta: un tripudio di gusto e tradizione offerto nei tanti ristoranti e trattorie del borgo o nelle malghe del comprensorio.
Ad accompagnare una cucina d’eccezione ci sono tradizioni antiche tenute vive dagli abitanti del borgo. Il folclore sappadino si esprime principalmente attraverso il gruppo degli Holzhockar, i taglialegna, che con le loro musiche e balli animano le feste locali.
L’evento più importante è quello del Carnevale, celebrato con maschere tipiche che interpretano i diversi gruppi sociali: poveri, contadini e signori. La maschera protagonista è quella del “rollate”, un personaggio vestito con una pesante pelliccia e pantaloni di tela, che sfila per le vie del paese nel giorno del Lunedì Grasso.

Soggiornare immersi nella natura e nella tradizione

Sappada
Panorama sulle Dolomiti
Intorno al suo cuore rustico Sappada si apre in scorci alpini carichi di bellezza e quiete, caratteristiche che ne fanno un’ambita meta di vacanze sia in estate e autunno, con tante possibilità di trekking ed escursioni, che in inverno grazie ai moderni impianti sciistici e alle zone attrezzate per i bambini. 
Proprio l’autunno, stagione di minor afflusso turistico e quindi più tranquilla, può rivelarsi un momento speciale per visitare Sappada, quando il paesaggio alpino di tinge di toni caldi ed il tiepido sole permette ancora lunghe passeggiate. Immaginate la magia di un sentiero che si snoda tra valli silenziose e boschi di faggi, quando il fogliame sussurra accarezzato dal vento ed in lontananza si stagliano le cime delle Dolomiti!
Il territorio di Sappada si estende anche a Comelico che ha il suo maggiore centro in Santo Stefano di Cadore, un luogo in cui di nuovo la natura è protagonista indiscussa e dove si possono visitare malghe alpine che producono latte e formaggi freschi.
Basta davvero poco per regalarsi giorni di relax e benessere immersi nella natura. Sappada offre un’ampia scelta di strutture ricettive che va da hotel di diversi livelli ad appartamenti, così che ognuno possa trovare l’opzione di soggiorno più adatta alle sue esigenze. Il portale Sappada Dolomiti raccoglie tutti gli hotel e le strutture ricettive di Sappada e del comprensorio, fornendo anche preziose informazioni sul soggiorno, sugli eventi in programma ed un’interessante sezione dedicata alle escursioni a piedi e in bici.