Di tutte le città del Vietnam, Hoi An è senza ombra di dubbio la più romantica ed affascinante, un miscuglio di oriente e occidente che affonda le radici nel Medioevo, quando la città era un fiorente porto dove attraccavano navi da tutto il mondo.
Cinesi, giapponesi, olandesi, portoghesi e commercianti da tanti altri angoli del mondo passavano per Hoi An e molti vi rimanevano per mesi, tanto da acquistare o costruire dimore in cui risiedere stabilmente durante i numerosi soggiorni. E’ in questo crogiolo di etnie che risiede la ricchezza di Hoi An, una ricchezza prima di tutto immateriale, fatta di una straordinaria varietà culturale a cui si associava un altrettanto fiorente industria del commercio. Di tutti i prodotti smerciati in città, la seta rappresentò da subito il tesoro più prezioso, così pregiata da diventare oggetto del desiderio di facoltose nobildonne orientali ed occidentali, tanto da creare un flusso continuo di navi che salpavano dal porto cittadino cariche del pregiato e variopinto tessuto.
La storia di Hoi An
Le antiche case di Hoi An |
Sul finire del XIX secolo la fortuna di Hoi An conobbe il declino. Il fiume Thu Bon si insabbiò rendendo di fatto impossibile l’accesso per le navi, che furono dirottate verso altri porti vietnamiti. Quella che poteva essere la fine della città si rivelò l’avvenimento che ne segnò un fortunato destino. Rimasta esclusa dai grandi traffici commerciali, Hoi An non conobbe mai la crescita indiscriminata che portò altre città vietnamite a sconvolgere l’assetto originale, perdendo per sempre la loro autenticità orientale. Confinata nel suo mondo medievale, Hoi An rimase avvolta in una bolla che ne preservò intatte la magia e la bellezza. E’ grazie a questi avvenimenti se oggi la Città Vecchia di Hoi An è così come la si vede, un piccolo mondo cristallizzato nel passato.
Le antiche case dei mercanti cinesi e giapponesi sono oggi degli edifici storici protetti dall’UNESCO e con le loro facciate color ocra e i ballatoi in legno scuro offrono uno spaccato di Medioevo. Numerosi sono i templi costruiti nei secoli dalle diverse comunità che risiedevano in città, tracce di culture diverse che vollero ricostruire qui l’angolo di mondo da cui provenivano. Ogni passo per le vie della Città Vecchia equivale ad un viaggio indietro nel tempo, ora in una casa di un mercante portoghese, ora in una Sala del Tempio con statue votive legate all’iconografia cinese, ora nel Ponte Giapponese fatto costruire dalla comunità giapponese risiedente in città per collegare il loro quartiere al resto del centro.
La Città Vecchia
Le lanterne di Hoi An la sera |
Tanta bellezza è un richiamo irresistibile per i turisti che affollano le vie del centro e per i quali hanno aperto negli anni infiniti negozi di souvenir dove si vende di tutto, da bigiotteria a statue in legno ma sopratutto tanta seta. I foulard del prezioso tessuto riempiono le strade aggiungendo infinite sfumature a vie che sono già per se stesse un tripudio di colore. Molte sono anche le sartorie artigianali che confezionano vestiti su misura: basta scegliere la fantasia che si desidera, indicare il modello preferito da un catalogo e in meno di 24 ore l’opera di sartoria è pronta per essere portata a casa, indelebile ricordo di un mondo che ha il sapore dolce dell’Indocina medievale.
E poi ci sono le lanterne di seta, il simbolo più romantico di Hoi An, tanto da averle fatto guadagnare l’appellativo di Città delle Lanterne. Appese lungo fili invisibili che attraversano le vie, sembrano palloncini multicolore che fluttuano nell’aria. Di sera si accendono creando un’atmosfera magica, come lucciole colorate che ballano sopra le teste dei passanti. In alcune botteghe storiche è ancora possibile assistere alla costruzione delle lanterne, un processo interamente artigianale in cui mani esperte distendono ed incollano i pezzi di seta su intelaiature di bambù, dando vita a questi graziosi manufatti che sintetizzano tutta la leggiadria e la delicata bellezza di Hoi An.
Il mercanto di Hoi An
Un commerciante stende a seccare gli spaghetti di riso |
I mercati locali sono senza dubbio i posti migliori per conoscere una città e quello di Hoi An non fa eccezione. Anche se i turisti che lo visitano sono tanti, vista l’estrema vicinanza alla Città Vecchia, la bellezza autentica del mercato riesce a sopravvivere, basta saper guardare, osservare i dettagli ed ignorare le insistenti domande di acquisto che si ricevono praticamente da ogni bancarella. Addentrandosi tra i banchi e tra le merci si può assistere a scene di vita quotidiana con commercianti intenti a sistemare le cassette stracolme di ortaggi e prodotti vari, altri che triturano il cocco per farne farina o mettono gli spaghetti di riso, tipici di Hoi An, ad asciugare al sole, ed altri invece appisolati con la testa penzolante, incuranti della baraonda tutt’intorno. Il mercato di Hoi An è un luogo vivo, allegro, decisamente meno sporco di altri mercati asiatici che ho avuto occasione di visitare, un luogo dove si incrociano sguardi, risate e sorrisi. Molti sono i residenti che qui vengono a mangiare, una parte del mercato è infatti interamente dedicata alla gastronomia, con tanti banchi che servono piatti tradizionali cucinati al momento.
Cosa vedere nei dintorni di Hoi An
Hoi An si trova a ca. 40 minuti di auto o taxi da Danang, una moderna città costiera che sta rapidamente trasformandosi nel nuovo centro del turismo balneare vietnamita. Ampie spiagge e larghi boulevard orlati di palme sono il simbolo della città, dove grandi e lussuosi resort si allineano sul lungomare offrendo un altissimo standard di alloggio.
Di tutt’altra natura è invece la visita di Cam Kim, una piccola isola di fronte ad Hoi An, dall’altra parte del fiume. L’isola si può raggiungere con il traghetto che parte dal molo al mercato centrale ed offre uno spaccato di Vietnam rurale autentico. Un luogo che mi ha emozionata e di cui vi parlerò presto più dettagliatamente.
A pochi minuti dal centro di Hoi An ci sono anche spiagge frequentate da turisti e gente del posto. La migliore spiaggia è quella di An Bang, raggiungibile in bicicletta o con una corsa in taxi di ca. 15 minuti. La spiaggia è attrezzata e ci sono numerosi locali perfetti per assaggiare la cucina locale o semplicemente per bere qualcosa.
Hoi An: guida al viaggio
L’aeroporto più vicino è quello di Danang, a ca. 40 minuti di taxi. Da evitare invece la corsa in bus da Hué, un’odissea infinita per coprire gli appena 90 chilometri che separano le due città. Se arrivate da Hué, prevedere un trasporto con auto privata.
La Città Vecchia è chiusa al traffico, ci si può girare solo a piedi o in bicicletta. Per visitare gli altri quartieri o le spiagge basta noleggiare un bicicletta (1$ al giorno).
Per il soggiorno vi posso caldamente consigliare L’Emerald Resort, un bellissimo hotel che si trova sull’isolotto di fronte alla Città Vecchia, a cui è collegato da ponti. La zona è molto tranquilla, il resort ha una bellissima piscina e un giardino molto curato affacciati direttamente sul fiume, una posizione che assicura quiete e relax trovandosi al contempo a due passi dal centro, raggiungibile con una passeggiata di cinque minuti.
Per visitare le case e i templi della Città Vecchia è necessario acquistare un biglietto multiplo, in vendita presso gli uffici del turismo situati al limitare del centro. Il costo è più alto rispetto alla media dei momumenti in Vietnam ma dà accesso a numerosi edifici e il ricavato viene interamente devoluto alla salvaguardia del centro storico.
Per tutti i consigli per organizzare il viaggio vi rimando al post Viaggio in Vietnam: informazioni pratiche
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