Cáceres, centro monementale

Cáceres, in Estremadura, è uno dei borghi medievali meglio conservati di Spagna. Segnata da un passato glorioso e da un susseguirsi di dominazioni diverse, da qui partirono i grandi condottieri che fecero della Spagna un impero coloniale.

Sono tanti i motivi per amare Cáceres. 
Difficili restare immuni al fascino del suo centro monumentale, dichiarato non a caso Patrimonio dell’Umanità, un cuore medievale cinto da palazzi rinascimentali, molti dei quali costruiti con i soldi ricavati dalle conquiste d’oltreoceano. Fu infatti dai borghi desolati sparsi per le campagne intorno a Cáceres che partirono i conquistadores che fecero grande la Spagna, e con essa la loro terra di origine. Gente povera, che viveva degli scarsi proventi della terra e che, proprio perché non aveva nulla da perdere, decise di partire alla ventura rischiando quel niente che avevano per tentare la fortuna. Emblematica è la storia di Francisco Pizarro originario di Trujillo, borgo non lontano da Cáceres, che da povero contadino divenne Marchese de la Conquista.

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Tornati ricchi nella terra natia, i nuovi signori fecero erigere nel centro di Cáceres palazzi che ne rispecchiassero il valore esibendo all’esterno il blasone di famiglia. Dimore in granito rosso dall’aspetto massiccio e austero, queste case-fortezza conservavano tra le loro possenti mura i tesori razziati dalle terre del Nuovo Mondo.
Ma Cáceres era un importante centro dell’Estremdura ancora prima dell’epoca coloniale. La sua storia è legata alla Via dell’Argento, la strada romana che univa Siviglia e Astorga, percorsa dai pellegrini che si recavano a Santiago di Compostela. Fondata dai romani nel 34 a.C., nel XII secolo la città divenne dominio arabo e si dotò di possenti mura difensive di cui ancora oggi si conservano varie torri. Un secolo più tardi passò in mani cristiane e nel XV secolo entrò a far parte del Regno di Castilla, partecipando attivamente alle spedizioni oltremare finanziate da Isabella la Cattolica.

Il centro storico di Cáceres

Cáceres, Plazza Mayor
Plaza Mayor a Cáceres
Il centro storico affaccia su Plaza Mayor, un magnifico teatro urbano circondato da palazzi signorili. Da qui una scalinata porta all’Arco della Estrella, possente varco nella cinta muraria. Questo ingresso, opera di Manuel de Lara Churriguera, fu costruito nel XVIII secolo per sostituire la precedente Porta Nueva di epoca medievale.
Varcato l’ingresso del centro storico, l’impressione è quella di camminare in un’epoca sospesa tra Medioevo e Rinascimento. Stretti e silenziosi vicoli conducono alla magnifica Piazza di Santa Maria, circondata da palazzi contraddistinti dagli scusi araldici. Il granito rosso si illumina al sole e assume sfumature d’arancio al tramonto.
Affacciato sulla piazza, il Palazzo di Carvajal, risalente al XV secolo, custodisce al suo interno un pittoresco cortile rinascimentale con al centro un fico millenario. 
A spiccare su tutto è però la facciata gotica della Concattedrale di Santa María, del XV secolo. La chiesa è divisa in tre navate con volte a crociera e conserva un altare maggiore con stalli in stile plateresco che ricordano Salamanca.
Concattedrale di Santa María Cáceres
Piazza Santa Maria con la Concattedrale di Santa María 
A pochi passi da Piazza Santa Maria si erge la Torre delle Cigüeñas, l’unica a conservare intatte le merlature originarie. Questa torre fu infatti risparmiata dall’ordine della regina Isabella la Cattolica in seguito al quale le parti superiori di tutte le torri cittadine vennero demolite come gesto di mortificazione verso le famiglie nobiliari, protagoniste di tante lotte intestine.
Un altro magnifico edificio di Cáceres è il Palazzo dei Golfines de Abajo (sec. XV), noto per la facciata rinascimentale che mostra la sovrapposizione di elementi gotici,mudéjar e platereschi.
Ma forse il luogo più suggestivo e dove la sensazione di tornare indietro nel tempo è stata per me più forte è Plaza de San Mateo (foto di testata). Uno spazio urbano antico e silenzioso dove l’aria sembra farsi più leggera e si sente il respiro della storia che soffia lieve. La piazza, cinta da un lato dalla semplice facciata gotica della Chiesa di San Matteo, esibisce sugli altri lati dimore rinascimentali e barocche, in un continuo gioco di stemmi, pinnacoli e bassorilievi. 

A pochi passi da qui l’antico Palazzo del Commendatore di Alcuéscar ospita il Parador de Turismo, uno dei migliori hotel della città. Si tratta di un notevole edificio del XIV secolo magistralmente ristrutturato.

L’accesso alla maggior parte dei monumenti, così come alle mura medievali da cui ammirare la selva di tetti e torri di Cáceres, è a pagamento: il costo varia dai 2 ai 4 Euro e i biglietti sono acquistabili direttamente alla cassa dei singoli monumenti.

Gastronomia di Cáceres

Gastronomia di Cáceres
Jámon Iberico
La cucina di Cáceres utilizza come materie prime i prodotti del territorio e propone ricette di origine contadina. Oltre a piatti di carne a all’ottimo jámon (prosciutto), consiglio di assaggiare le migas, molliche di pane insaporite con salsiccia speziata e lardo. Degni di nota sono anche i vini di Cáceres, protetti dalla Denominazione d’Origine Ribera del Guadiana. Vari anche i formaggi una scelta tra formaggi di pecora, capra e mucca. Un piatto unico completo è la Torta del Casar, un formaggio a pasta molle servito caldo e da mangiare con i crostini di pane: divino!
La maggior parte dei ristoranti si concentra in Plaza Mayor e nelle viuzze che da essa dipartono ,mentre nella Città Vecchia ci sono solo alcuni, selezionati, locali, tra cui il bar/ristorante del Parador, che a differenza di quanto si possa pensare ha prezzi accessibili, perlomeno per quanto riguarda aperitivi con tapas (la cena non l’ho provata!).


Guida al viaggio 

Per organizzare il viaggio e avere informazioni dettagliate su monumenti e alloggi consiglio di visitare il sito di Turismo Extremadura, pieno di spunti per la visita di Cáceres e dei dintorni.