Palestrina e Anagni sono le stelle più fulgide della campagna romana. In un territorio già ricco dal punto di vista naturalistico e culturale, le due cittadine vantano un patrimonio archeologico e artistico unico.
Vicine a Roma ma abbastanza distanti da far dimenticare il caos della capitale, Palestrina e Anagni ammaliano il turista con il quieto ritmo della campagna e lo splendore dei loro tesori. Dall’archeologia all’arte medievale, il patrimonio artistico delle due città nulla ha da invidiare ai fasti di Roma.
Palestrina e il Museo Archeologico Nazionale
Se amate i musei archeologici, non potete assolutamente perdervi quello di Palestrina. Visitabile con una piacevole gita da Roma (anche con i mezzi pubblici), Palestrina può anche diventare la base per una vacanza a Roma e dintorni. Le tranquille vie del centro sono un vero toccasana per chi cerca la tranquillità. Il centro sorge su una collina ed è dominato dall’imponente sagoma del Tempio di Diana e di Palazzo Colonna.
Quest’ultimo fu costruito nell’XI nel luogo dove sorgeva il Santuario della Fortuna Primigenia, ma nel XV secolo fu demolito e ricostruito. Al suo interno ospita il Museo Archeologico Prenestino.
Le sale, magistralmente orchestrate, sono un tripudio di busti, statue e reperti tra cui spicca il favoloso Mosaico del Nilo. Risalente al II secolo a.C., è opera di un artista alessandrino che risiedette a Preneste (l’antica Palestrina). Osservandolo si fa un vero e proprio viaggio nell’antico Egitto. Scene di vita quotidiana, contadini nei campi, pigmei e animali fantastici, il mosaico brulica di vita.
Altro importante monumento da visitare è il Santuario della Dea Fortuna. Anch’esso risalente al II secolo a.C., è una delle testimonianze più importanti dell’età tardo repubblicana. Purtroppo dell’edificio originale rimangono solo alcuni settori, ma nell’ampia terrazza antistante il palazzo è possibile farsi un’idea di quanto imponente fosse il tempio. Ad aggiungere fascino ad un luogo già speciale, la vista mozzafiato sulla campagna romana che si gode dalla terrazza. Nelle giornate limpide si riesce a distinguere anche Roma!
Anagni, la Città dei Papi
La Cripta di San Magno ad Anagni |
Bastano pochi passi nel centro storico per innamorarsi di Anagni. La città deve la sua fortuna all’annessione nel medioevo al dominio papale. Ciò la rese luogo di residenza per molti Papi, da cui l’appellativo di città dei Papi.
Nella Piazza principale si erge la Cattedrale di Santa Maria. Costruita nel XII secolo in stile romanico, ha la particolarità di avere il campanile completamente staccato dal corpo centrale. L’interno è impreziosito da un pavimento cosmatesco che risale al 1230. Ma è nei suoi sotterranei che è custodito il vero tesoro della chiesa: la Critpa di San Magno. Con oltre 500 mq di affreschi medievali, è un luogo straordinario. Non è un caso che venga definita la Sistina del Duecento. Lascio la parola alle foto che ho scattato all’interno, che mostrano la bellezza degli affreschi che rivestono pareti e soffitto.
Il secondo tesoro di Anagni è il Palazzo di Bonifacio VIII.
Costruito durante il pontificato del papa Gregorio IX per volere della famiglia Conti, nel 1295 divenne proprietà della famiglia Caetani, di cui Papa Bonifacio VIII era discendente.
Costruito durante il pontificato del papa Gregorio IX per volere della famiglia Conti, nel 1295 divenne proprietà della famiglia Caetani, di cui Papa Bonifacio VIII era discendente.
Una delle sale di Palazzo Bonifacio VIII |
Gli interni ricordano un castello medievale. Particolarmente suggestiva la Sala delle Oche, così chiamata per il soggetto dell’affresco alla pareti e la Sala delle Scacchiere, in cui secondo la tradizione avvenne il celebre episodio “Lo Schiaffo di Anagni” del 1303.