Amanti del trekking per tutte le stagioni, ecco i consigli da non perdere per vivere appieno l’Isola.

Trascorrere un periodo di ferie non vuol dire passare l’intera giornata in una spiaggia a prendere la tintarella o a fare un bagno rinfrescante. Anche le attività sportive sono un modo per avere un contatto diretto con la natura, aiutandoci a scoprire luoghi inesplorati rispetto ai classici percorsi turistici. Questo è sicuramente il caso degli appassionati di trekking, che animano in ogni stagione gli itinerari più interessanti e particolari della nostra penisola.

faro di capel rosso

In vacanza al Giglio tra spiagge e sentieri

Per chi è appassionato di trekking e ha interesse a trascorrere un periodo di vacanze al mare, una soluzione ideale è rappresentata dall’Isola del Giglio, piccolo lembo di terra che nasce all’interno del celebre complesso di isole chiamato Arcipelago Toscano, di cui fanno parte la ben nota Isola d’Elba ma anche altre mete molto interessanti come Giannutri, Capraia e Montecristo (per fare alcuni nomi).

Le spiagge del Giglio

Il Giglio risulta essere molto interessante sotto questo profilo, perché coniuga la limpidezza delle sue acque e le belle spiagge di differente tipologia (dalle ampie spiagge di sabbia fina passando per le piccole calette quasi inesplorate, ricche di scogli e ciottoli), con un paesaggio interno molto ricco e per certi versi poco esplorato, dove è la classica vegetazione di macchia mediterranea a farla da padrone.

Trekking al Giglio, un modo per alternare le giornate al mare e scoprirne il suo lato nascosto

Se volete unire il piacere di scoprire il territorio da un punto di vista diverso e avere un accesso privilegiato a molte calette difficilmente raggiungibili con la macchina o con altri mezzi (pensate che in alcuni casi ci sono delle piccole spiagge che sono praticamente inaccessibili a meno che non si decida di sfruttare un servizio di trasporto via mare, tramite piccole imbarcazioni private), il Giglio riuscirà a garantirvi un’opportunità molto interessante. 

I sentieri dell’Isola del Giglio

E’ possibile sfruttare i numerosi sentieri di trekking disseminati lungo tutto il perimetro dell’isola, facilmente visibili perché contrassegnati da una semplice e chiara cartellonistica. Si tratta di percorsi di differente difficoltà che vi mostreranno i lati meno conosciuti al turismo di massa che affolla l’isola durante il periodo estivo, e che in molti casi derivano da vecchie stradine e mulattiere che venivano utilizzate dai contadini gigliesi nel passato , soprattutto per portare il bestiame al pascolo e per andare nei campi. La strada statale che oggi permette di attraversare l’isola senza difficoltà, un tempo non esisteva ed era per l’appunto sostituita da questo reticolo di percorsi che con il passare degli anni è andato sempre più in disuso fino ad essere completamente abbandonato a se stesso. Negli ultimi anni, fortunatamente, si è deciso di ripulire e sistemare questi percorsi per poter offrire ai visitatori la possibilità di praticare il trekking, un’ottima occasione per avere un momento tutto per noi in totale connubio con la natura locale. 

Trekking al Giglio, accortezze e alcuni consigli per voi

La presenza di questi percorsi a volte non proprio adatti a tutti, deriva dalla natura frastagliata dell’isola, che nonostante sia un piccolo lembo di terra può arrivare a raggiungere i 500 metri di altitudine nella sua parte più alta (lo stesso paese di Giglio Castello si trova ad un’altezza di 405 m s.l.m. Ecco perché riteniamo che sia il caso di considerare prima di tutto l’elenco completo dei sentieri dell’Isola del Giglio, con annesso dislivello e lunghezza, in modo da comprendere anche fino a dove potete arrivare, in base al vostro interesse (alcuni, come detto, possono portarvi fino a delle spiagge poco conosciute e toccate dal turismo estivo, altri possono portarvi nella parte più interna e frastagliata dell’isola, altri ancora possono portarvi a scoprire la bellezza nascosta dei fari marittimi presenti al Giglio, ossia il Faro del Fenaio, il Faro delle Vaccarecce ed il Faro di Capel Rosso).

Partire attrezzati

Per percorrere gli itinerari di trekking all’Isola del Giglio vi sarà sufficiente indossare delle calzature apposite, portare con voi un buon quantitativo d’acqua (non troverete punti di sosta rappresentati da chioschi) e considerare soprattutto la temperatura che potrete incontrare durante il vostro percorso. La tarda primavera, in particolare il periodo di aprile e maggio, è il momento migliore, mentre se vi trovate al Giglio in estate il consiglio è quello di sfruttare le prime ore del mattino, oppure il tardo pomeriggio, quando la temperatura è accettabile e i colori vi regaleranno degli ottimi scorci da cartolina.

I sentieri segnalati per realizzare un’esperienza di trekking all’Isola del Giglio non sono pochi, di conseguenza vorremmo segnalarvi soltanto alcuni di quelli che riteniamo essere i più caratteristici.

capel rosso

Giglio Castello

Un percorso molto interessante è quello che parte dalla zona di Giglio Castello, uno dei 3 principali paesi dell’isola insieme a Campese e Giglio Porto (dove sbarcano i traghetti), che scende dolcemente nella macchia mediterranea e arriva vicino al già citato Faro di Capel Rosso. Questo nome deriva dalla Punta di Capel Rosso, una scogliera gialla che quando viene colpita dal sole, in particolar modo al tramonto, vede le piante grasse che la circondano colorarsi di un color rosso vivo. Si tratta di uno dei luoghi più caratteristici del Giglio, dove scattare splendide foto panoramiche. Il percorso, di ca. 6 km, conduce in un luogo poco frequentato e rilassante, con scalette che scendono al mare, dove farsi un bagno (e lo consigliamo perché si tratta di un sentiero con poche zone d’ombra lungo il suo percorso).

poggio della pagana

Poggio alla Pagana

Un altro sentiero che vogliamo consigliare è rappresentato da quello che parte dal punto più alto del Giglio, ossia Poggio della Pagana, posto a quasi 500 metri di altezza; passando per la località Le Porte è facilmente raggiungibile partendo da Giglio Castello (ma solo dopo averlo visitato, si tratta di un piccolo ma caratteristico borgo medievale che merita di essere conosciuto) e percorrendo un sentiero in salita per circa 20 minuti; il premio per questa fatica è la possibilità quasi unica di poter ammirare da un punto di vista panoramico di eccellenza, la totalità del complesso delle isole dell’Arcipelago Toscano.. se avrete la fortuna di trovarvi in una giornata con il cielo pulito vi sembrerà di averle tutte a ridosso.

Non dimenticate le mappe

Un’accortezza da non sottovalutare è quella di affidarvi per una volta al vecchio materiale cartaceo con una mappa, perché il rischio in zone così interne è quello che non prendano i vostri cellulari. Quindi non sottovalutate la cosa e dimenticate la tecnologia almeno per qualche ora!