Il paese di Ameglia si staglia fiero sul cucuzzolo della collina che sovrasta Bocca di Magra, in un meraviglioso ultimo angolo di Liguria stretto tra terra e mare ai confini con la Toscana. La vista da sotto è impressionante: un gruppo compatto di case e torri sfidano impavide la gravità esibendo fiere le cicatrici degli strati aggiunti nel corso dei secoli , in una continua conquista di spazio verticale contro una dimensione orizzontale troppo angusta.

Appena superate le spesse mura che circondano il borgo si viene subito inghiottiti nel gomitolo di vicoli che disegnano cerchi concentrici. Qui tutto è immerso da un’atmosfera calda e avvolgente: è la pavimentazione in cotto delle strade che  riflette la luce radente del sole che si infila per i vicoli illuminando tutto di calde tonalità di rosso. Poi d’improvviso si sbuca in una piazzetta dove troneggiano la facciata e il campanile di sassi della Chiesa di San Vincenzo; di fronte, la piazza si apre su una vista meravigliosa sulla Lunigiana: si distinguono nettamente i borghi, le case, le vie e persino le gru che estraggono il marmo della vicina Carrara. E poi il fiume Magra, l’architetto di questi luoghi. La nostra guida Michela, della coopertaiva Artemisa, ci spiega il passato di queste terre e mentre l’ascolto raccontarci dell’antica Luni mi sembra di poterla ancora vedere, quest’antica città romana talmente risplendente di marmi da essere scambiata per Roma.Oggi restano soltanto rovine di quella che fu una potente città di mare prima che arrivassero i barbari a spegnerne per sempre la stella luminosa.

Proseguendo lungo i vicoli che si attorcigliano sempre di più si arriva nel cuore del borgo, che come nelle favole racchiude un castello, quello antico dei Vescovi di Luni risalente al XIII secolo. All’interno il castello ha in serbo una sorpresa: un giardino segreto di rose fiorite e una terrazza panoramica affacciata sulla valle tutt’intorno: da quassù la vista è stupenda, sembra di poter allungare le braccia e toccare le cime delle Apuane.

Usciti dal castello, ci si tuffa di nuovo per i vicoli silenziosi dove piccoli dettagli raccontano l’amore e la cura degli abitanti per il loro piccolo gioiello : balconi traboccanti di fuori, campanelli in ferro battuto adorni di fantasiosi decori, graziosi pendagli a tema marinaresco che spargono nell’aria la loro musica quando il vento li accarezza e perfino un enorme antico specchio dalla cornice dorata che sembra voler moltiplicare all’infinito questo mondo incantato.