Se una meta si dovesse misurare dalla capacità di sorprendere, Tremosine meriterebbe certamente un premio. Sono arrivata qui convinta di aver già scoperto la ricetta della sua bellezza, racchiusa in quella terrazza sospesa tra cielo e terra, 400 metri di adrenalina pura scovata tempo prima quasi per caso in uno dei miei tanti girovagare per il lago. 
Ma la bellezza di Tremosine è un’alchimia complessa che va oltre il Garda, anche se proprio il lago è il punto di partenza più naturale per iniziare ad esplorarla. 

Tremosine è affascinante e un po’ pazzerella , si diverte a stuzzicare l’attenzione del visitatore con qualche scherzetto. Come il nome, che non si riferisce ad un paese specifico ma ad una municipalità, un mosaico di dodici frazioni che fanno capo ad un solo comune; così il turista vaga alla ricerca di quell’introvabile cartello che gli segnali inequivocabilmente di essere giunto a Tremosine, e intanto viene attratto dalle bellezze delle singole frazioni, che sembrano strizzargli l’ occhio inducendo ad una sosta. 

Campione, la filanda e il lago

La visita parte da Campione, un borgo dalle case color pastello stretto tra montagne e lago. Impressionante l’enorme sperone di roccia che sovrasta il centro, a guardarlo da giù fa venire le vertigini. La storia di Campione è legata al vecchio cotonificio, che dalle fine dell’Ottocento fino alla sua chiusura, avvenuta nel 1981 in seguito alla crisi degli anni ’70, diede lavoro agli abitanti di Tremosine. Nei tempi in cui i paesi in montagna erano ancora isolati e senza  strade carrozzabili di collegamento con il lago, l’unica via per raggiungere lo stabilimento era il ripido sentiero che scendeva lungo il fianco della montagna. Ogni giorno gli operai percorrevano  a piedi il percorso in discesa per arrivare allo stabilimento e poi risalivano la sera. Una vita dura segnata da fatica e mille difficoltà. Il sentiero ora è percorso da turisti ed escursionisti che vengono per godere delle viste sul lago e sul borgo.
Nato come paese dormitorio per i lavoratori del cotonificio, oggi Campione sul Garda è un centro vivace e attivo ma al contempo tranquillo e discosto dal via vai delle località più note del Garda. Qui si viene per cavalcare le onde del lago su tavole da surf, per librarsi sopra l’acqua con i colorati kite surf o per veleggiare ammirando le altissime rocce che si gettano nell’acqua. Visto da qui il lago sembra un fiordo, e le montagne attorno giganti buoni che lo proteggono.

Una strada da Oscar


Avete presente le pubblicità delle auto dove si vede la macchina correre lungo sinuose strade deserte di montagna tra rocce e strapiombi? Molti di quegli spot sono girati a Tremosine! 
La strada della Forra è un vero capolavoro di ingegneria stradale, un susseguirsi di tornanti, anguste gallerie e ponti che si inerpicano lungo la montagna,  mentre ad ogni curva si aprono vertigini d’azzurro sospese tra cielo e lago.
Strappata dal ventre della montagna, la strada fu costruita lungo la spaccatura scavata dal torrente Brasa, il cui corso fu deviato. Quella che oggi è considerata una delle strade più belle e suggestive del mondo fu costruita agli inizi del ‘900 tra immense difficoltà tecniche e logistiche e rappresentò una vera rivoluzione per Tremosine, assicurando collegamenti rapidi e comodi con il lago laddove prima esistevano solo ripidi sentieri e mulattiere.

La terrazza sul lago

Pieve di Tremosine è un groviglio di stretti vicoli, una chiesetta e una manciata di case abbarbicate sulla falesia a strapiombo sul lago, strette una all’altra quasi avessero paura di cadere. Un piccolo borgo con una grande vista, quella che si gode dalla terrazza affacciata sul precipizio. Pochi metri quadrati, una panchina in ferro battuto e una vertigine di quattrocento metri: da qui i pensieri prendono il volo e paiono librarsi nell’aria per planare dolcemente verso il lago, e le cime del Monte Baldo di fronte sembrano tanto vicine da poterle toccare.
Impossibile distogliere lo sguardo, quella che si ha di fronte è una bellezza che ammalia e rapisce i sensi, e la brezza che sale dal lago si mischia all’emozione di essere spettatori di tanta magnificenza.

Paesaggi alpini 


Si potrebbe stare ore ad ammirare la vista dalla terrazza di Pieve ma Tremosine ha in serbo ancora tante sorprese.
Arrivati in alto le anguste strade di montagna di aprono su un altipiano di pascoli, pinete, boschi di faggi e conifere, un paesaggio alpino così diverso dall’ambiente del lago, che si trova a pochi minuti di macchina di qui. 
La particolarità di Tremosine sta proprio nel riuscire ad essere allo stesso tempo lago e montagna, qui anima mediterranea e alpina si uniscono dando vita ad un ambiente unico. Le possibilità di fare attività sono infinite: camminate tra boschi e uliveti affacciati sul lago, trekking lungo i sentieri di montagna, percorsi escursionistici a piedi o in mountain bike per ammirare flora e fauna; ancora canyoing lungo i fiumi, tuffandosi nelle acque dei torrenti che corrono tra le spaccature delle montagne; l’emozione del parapendio per librarsi sopra scenari naturali unici. 
E’ tra questi pascoli verdi che ho incontrato Fulmine, il destriero della scuderia Nai che ha ovviato alla mia goffaggine da principiante con la sua naturale eleganza, accompagnandomi in una passeggiata indimenticabile!

Il borgo nel piatto

Dopo vela, surf, camminate, canyoning e chi più ne ha più ne metta, Tremosine mette appetito! Ecco allora andare in scena le prelibatezze dei borghi, piatti semplici dove gusti mediterranei e alpini si mescolano. Pesce di lago, olio extra vergine di oliva, tartufi neri, selvaggina, salumi, formaggi fatti con il latte di montagna come la formagella Tremosine e il Garda, castagne e miele, il tutto annaffiato da buon vino. 
Sapori unici che racchiudono la tradizione contadina, la storia antica di questa terra, le fatiche di un passato difficile quando Tremosine era isolata e si doveva sopravvivere con i prodotti della terra.




Se sono riuscita a capire la ricetta segreta della bellezza di Tremosine non lo so, ma certo ho capito che questo meraviglioso paese e la sua gente accogliente hanno molto da offrire e quello che mi porto dentro è il calore dei loro sorrisi, l’allegria delle risate e le immagini di panorami unici dove le emozioni spiccano il volo.

Guida al viaggio:

Alloggio:

L’Hotel Residence Pineta Campi si trova in posizione panoramica con vista sul lago. Magnifica la colazione servita sulla terrazza vista lago e monti. 


Pasti:

Il Ristorante la Forra serve pesce di lago e carne alla griglia. La posizione è strepitosa, incastonato tra le spaccatura della montagna sulla strada omonima. La sera si può ammirare lo spettacolo delle rocce illuminate.

Agriturismo Nai è immerso in un suggestivo paesaggio alpino. Non perdetevi una passeggiata su uno dei cavalli della scuderia.

Cooperativa Alpe del Garda: se volete immergervi occhi e olfatto nei profumi del formaggio di montagna, visitate questo caseificio! Tavole imbandite con ogni prelibatezza e uno spaccio che prende per la gola!

Rifugio Passo Nota: a 1200 metri di altitudine, tra questi boschi si possono percorre i sentieri della Grande Guerra per poi rifocillarsi al Rifugio degli Alpini assaggiando il divino spiedo di Tremosine.