In molti conoscono l’Australia per esperienza diretta o per sentito dire, ma in pochi sanno che la sua anima più autentica si può trovare solo nel così detto Outback.

Questa parte del paese non è, in realtà, delineata da confini precisi, ma la sua identità lascia comunque un segno tangibile in molte aree interne del paese e nell’animo di chiunque lo attraversi. Un viaggio in queste terre incontaminate è un’esperienza eccezionale, da vivere e da organizzare con cura e attenzione.

Qualche curiosità

Per visitare l’outback bisogna avventurarsi nelle zone più remote e desertiche del continente, che riservano non poche sorprese. La roccia più grande dell’Outback australiano è Uluru, che arriva a occupare fino a 8 chilometri di diametro ed è considerata sacra dagli aborigeni australiani. Il serpente più velenoso conosciuto in natura vive nell’Outback e si chiama Taipan: il veleno del suo morso è sufficiente a uccidere un centinaio di uomini. Il Dingo Fence è il recinto più lungo che esista al mondo, 5.614 chilometri, quasi il doppio della Grande Muraglia: una barriera che taglia il deserto australiano, dal Nullarbor Plain in South Australia fino a Jimbur nel sud del Queensland, e che serve per bloccare il passaggio dei Dingo, considerati pestilenziali dagli aborigeni per le colture agricole. E, infine, c’è la città di Alice Springs, collocata al centro dell’Outback australiano, di cui rappresenta il “Red Centre”, che è praticamente sperduta nell’immensità del suo territorio e pertanto molto caratteristica.

Informazioni pratiche

Australia on the road

Se vi sentite pronti ad affrontare un viaggio nella natura selvaggia australiana, vi serve sapere alcune cose prima di partire.

Il visto per l’Australia

Innanzitutto, per entrare nel continente, dovete procurarvi un visto turistico elettronico: si tratta dell’eVisitor per l’Australia, che è possibile richiedere anche online su Auvisa per esempio. Il visto ha una validità complessiva di 12 mesi, ma permette di rimanere in territorio australiano al massimo per 90 giorni consecutivi ogni volta che si entra nel paese. La domanda va fatta almeno 14 giorni prima di partire, perchè ci sono anche casi in cui è necessario attendere un pò di tempo, anche se di solito bastano pochi giorni.

Come muoversi

Una volta atterrati, dovrete affittare un mezzo di trasporto adatto a percorrere lunghe tratte in mezzo (letteralmente) al nulla. Per attraversare l’Outback australiano, occorre un fuoristrada, dotato di marce ridotte e di trazione integrale sulle quattro ruote. Ricordate di fare attenzione perché in Australia si adotta la guida inglese a sinistra, quindi all’inizio vi sentirete un po’ spaesati. Dovete poi studiare bene il tragitto e i tempi di percorrenza, prevedere soste dove possibile perché potreste non trovare altri servizi per molti chilometri e procurarvi una mappa stradale in caso i dispositivi elettronici non dovessero funzionare. Infatti, spesso i cellulari nel deserto non hanno copertura, per cui dotarsi di un satellitare potrebbe essere una buona idea.

Cosa avere sempre con sé

Inoltre, il tempo qui non è mai completamente affidabile e un acquazzone improvviso potrebbe creare qualche problema. Per far fronte a queste situazioni, è indispensabile avere con sé scorte abbondanti sia di acqua che di viveri ed anche di carburante, perché spesso si è costretti ad attraversare tragitti molto lunghi di totale deserto, tra un centro abitato e l’altro. Infine, fate attenzione agli animali che incontrerete lungo la strada perché, come abbiamo visto, possono essere anche molto pericolosi.

Itinerari percorribili

A questo punto non resta che tracciare la rotta e scegliere uno dei tanti itinerari che è possibile percorrere per attraversare l’Outback australiano. L’Oodnadatta track, ad esempio, parte da Port Augusta, situato nel South Australia e attraversa i Flinders Ranges. All’altezza di Lyndhurst bisogna abbandonare la strada asfaltata e raggiungere Maree percorrendo piste sterrate. La prima tappa, a 60 chilometri circa da Maree, è Mutonia, con le sue sculture realizzate con i rottami. Poi c’è il Kakadu National Park, che si estende su un territorio di 20.000 chilometri quadrati, splendido per il suo ecosistema e gli esempi di arte rupestre, vecchia di 20.000 anni.

Broken Hill

Broken Hill è nel New South Wales ed è conosciuta come Silver City, grazie alle sue miniere di argento, zinco e ferro, ancora attive. La città accoglie dei pub vecchio stile, molto caratteristici, che è il caso di visitare. C’è quello di Mario’s Palace, ad esempio, che è stato utilizzato nel film Priscilla, la regina del deserto. E infine tra i luoghi imperdibili c’è il già citato Urulu, la roccia gigantesca, ocra e marrone, ricca di sorgenti e venerata dagli aborigeni come luogo sacro per eccellenza.