Accolgo con piacere l’invito di Sara, co-blogger di Trippando e mia cara amica e compagna di blog tour, a scrivere l’ ABC della spiaggia, nato da una simpatica idea della vulcanica Signora Trippando!

Nel decidere quali spiagge inserire nel mio ABC mi sono proprio divertita, tornando col pensiero ai ricordi dei tanti meravigliosi posti che ho avuto la fortuna di vedere nei miei viaggi in giro per il mondo. Nel vaglio non ho dovuto però fare grandi sforzi di memoria, mi sono fatta aiutare dalla mia specialissima collezione di sabbie dal mondo che ho costruito nel corso di tanti anni: ogni volta che visito una spiaggia porto con me una piccolissima quantità di sabbia che arrivata a casa verso in dei vasetti di vetro; il risultato è una variopinta collezione di sabbie dalle grane e dai colori più diversi, e ogni volta che mi soffermo a guardarla rimango stupita nel vedere come non ce ne sia una identica all’altra, dimostrazione tangibile della straordinaria varietà che il nostro pianeta ci regala!
Ma bando alle ciance, ecco l’#ABCspiaggia di Viaggiolibera!

A come Algarve, la magnifica costa nel sud del Portogallo, dove promontori di rocce che sfumano dal rosso all’arancio si protendono verso un mare blu cobalto.
B come Baie des Trépassés, che a dispetto del nome inquietante è una delle spiagge più spettacolari ed emozionanti della Bretagna. Quando ho visto la foto di quella casetta bianca solitaria affacciata sulla baia e circondata da verdi brughiere ho capito che in quel posto dovevo assolutamente andarci, è così ho fatto.
Tra la B merita un menzione anche Barcellona, città che amo alla follia e che offre una delle spiagge cittadine più belle che io abbia mai visto.
C come Cies, un angolo di Caraibi in Galizia, si ho detto proprio Galizia! E’ in questa terra segnata da coste aspre e acque impetuose che ho scoperto un’isola con sabbia bianca e fine ed acqua trasparente, uno scenario che potrebbe essere scambiato per i Caraibi, temperature a parte non sempre esotiche!
D come Dubai e la spiaggia che non sono riuscita a vedere se non passando in taxi perché ci sono andata a fine luglio quando la temperatura che supera i 50° rende impensabile restare in spiaggia anche per il solo tempo di una foto. Ci tornerò…..d’inverno!
E come Essaouira, una cittadina sulla costa marocchina dal fascino decadente e trasandato, dove note arabeggianti si mischiano con influenze occidentali. Una magnifica spiaggia affacciata sull’oceano e un souk profumato di spezie e di legno intagliato dove perdersi dolcemente.
F come Fort Meyers, una colorata cittadina di mare della Florida affacciata sul Golfo del Messico, molto frequentata da giovani surfisti.
G come Gran Canaria e la sua lunga Playa del Inglés stretta tra oceano e deserto, perché a ridosso della spiaggia si estendono le dune di Maspalomas: osservare il mare camminando tra bionde dune di questo angolo di deserto è un’esperienza memorabile.
H come Haiti, ma quella sarda di spiagge come La Cinta o Cala Brandinchi (concordo pienamente con Sara di Trippando), così chiamate  per il candore della sabbia. Dopo tante mete esotiche ho voluto andare di persona a vedere se era poi vero che la Sardegna fosse così spettacolare come dicono… e lo è; non la paragonerei ai Caraibi perché quelli sono un’altra cosa, non per il mare ma per un’atmosfera particolare, ma la Sardegna non ha bisogno di certi paragoni per meritare di essere definita bella, è spettacolare in un modo tutto suo, inimitabile.
I come Ile de Batz, una piccolissima isola bretone che si gira rigorosamente a piedi, tra spiagge di una sabbia incredibilmente bianca e verdi promontori ricoperti d’erica.
L come Lovina, la spiaggia nera di Bali, bella di per sé ma per me speciale perché proprio qui Michele, mio marito, mi ha chiesto di sposarlo!
M come Miami e la sua favolosa Miami Beach, sorprendentemente candida e con acqua cristallina per essere la spiaggia di una metropoli.
N come Naples, una blasonata cittadina della Florida con una spiaggia da far invidia ai Caraibi e uno stuolo di magnifiche ville dove vengono a svernare facoltosi americani. Anche se VIP, la cittadina ha un suo perchè!
O come O Lanzada, una lingua di sabbia che mi ha regalato magnifiche e inaspettate giornate di mare e sole durante il mio viaggio in Galizia.
P come Phi Phi Island, la famosa isola tailandese che ho visto prima che fosse inghiottita dalla devastazione delle tsunami.
Ma anche P come Pointe de Poulains a Belle Ile en Mer in Bretagna, perché l’ho incontrata in un quadro quando non sapevo che posto fosse e poi lei mi ha attirato a sé, come se fosse stato destino che là arrivassi!

Q come quante spiagge vorrei ancora vedere?? Tante, tantissime!
R come Redang, un’isola da sogno che ho scoperto in uno dei miei viaggi in Malesia, una spiaggia tropicale dove basta fare pochi passi per immergersi in un vero acquario naturale popolato di pesci di tutti i colori. Emozionante!
S come Sainte Maxime, la “mia” Sainte Maxime, un paesetto della Costa Azzurra affacciato sul Golfo di Sainte Tropez dove ho trascorso le mie estati giovanili. Come non amare questo angolo di paradiso che ha saputo restare lontano dai fasti delle località vicine conservando lo spirito autentico della Costa Azzurra.
E ancora S anche come Sal, l’isola dell’arcipelago di Capo Verde dove ho trascorso una delle vacanze mare più memorabili in una spiaggia dalla sabbia ambrata e dal mare verde smeraldo passando ore a giocare con le onde delle sue caldissime acque.
T come Tulum, in Messico, la prima spiaggia caraibica che ho mai visto e che mi ha folgorato con la sua disarmante bellezza. Allora avevo poco più che vent’anni ma ancora ne porto dentro il ricordo come una delle spiagge più belle che abbia mai visto.
T anche come Tokyo, sì lo so vi chiederete che c’entra una megalopoli con le spiagge? A Tokyo c’è una bellissima baia dove rifugiarsi e trascorrere ore di pace e quiete lontano dalle abbaglianti luci della città. Uno dei tanti motivi per i quali questa straordinaria città giapponese sa sorprendere.
U come USA e le tante lunghissime spiagge della costa californiana che spero di vedere presto
V come Varadero, che pur essendo una delle spiagge di Cuba più famose e frequentate dal turismo di massa è comunque una spiaggia straordinariamente bella : quando il sole la illumina si rimane sospesi tra il candore accecante della sabbia e l’azzurro fosforescente del mare.
Z come Zennor, un minuscolo paese della Cornovaglia affacciato su uno dei tratti più spettacolari del West Coast Path, il sentiero che percorre tutta la costa della regione. Qui soggiornò nientemeno che D.H. Lawrence che era solito frequentare il Tinner’s Arm pub, un caratteristico locale che esiste ancora e dove è d’obbligo una sosta.

Le mie nominations:
Giovy di Emotions recollected in tranquillity
Silvia di The Girl with the Suitcase
Gian e Lele di Sphimm’s Trip (vale per due!)
Autorizzo Trippando nella persona di Silvia Ceriegi alla pubblicazione di questo testo, cedendogliene tutti i diritti”.