L’Internationales Maritimes Museum di Amburgo. Per gli amanti del mare, ma non solo. Anche per chi è affascinato da velieri e dai viaggi dei primi avventurieri e vuole scoprire di più sulla storia delle scoperte marittime. O semplicemente per chi ama i musei ben fatti, quelli che riescono a sviscerare un argomento in ogni sua sfaccettatura, rispondendo a tutte le domande che vengono in mente; quelli dove trascorrere ore dedicate al sapere, immersi nel silenzio.
E’ proprio questo tipo di esperienza che mi ha regalato L’Internationales Maritimes Museum, dove mi sono concessa il lusso di dedicare una mezza giornata del mio tempo all’approfondimento della conoscenza del mare e della navigazione, argomento di cui sapevo poco. 
Il museo è ospitato all’interno di uno degli edifici in mattoni rossi del quartiere di Speichrstadt, affacciato sulla nuova HafenCity.
10 piani di esposizione, la più vasta collezione privata del genere, suddivisa per temi e periodi storici, un percorso lungo, preciso, coinvolgente che parte dai primi naviganti e viaggi transoceanici e ripercorre l’evoluzione delle tecniche di costruzione e gli strumenti di navigazione. Mentre si osservano i minuziosi modelli di velieri si sente il mormorio del mare, lo sciabordio delle onde, un dolce suono che accompagna lungo tutto il percorso. 
Certo un museo dedicato al mare non poteva avere sede migliore di Amburgo, la città Anseatica, che ha costruito il suo passato proprio sul porto e sulla navigazione.

Storie di navi e naviganti

I primi naviganti 
Il primo piano è uno di quelli che ho apprezzato di più perché è dedicato alla storia della scoperta del mondo. Accanto ai busti dei grandi navigatori come Colombo, Vasco de Gama e Magellano, si possono ammirare copie di antichi compassi e quadranti, glis trumenti che guidarono i loro sogni e il loro istinto, portandoli verso mete destinate a cambiare i confini del mondo.
Proprio qui si trova una degli highlight del museo, e non solo per i bambini: la ricostruzione con i pezzi di Lego (quasi un milione di pezzi!) della Queen Mary 2: strabiliante!

Modello di veliero
Il protagonista del secondo piano è il vento, la forza che per lunghi secoli sospinse velieri di ogni dimensione e forma alimentando la sete di conoscenza dei navigatori. Il museo propone modelli in scala di triremi greci, navi vichinghe fino ai velieri del XX secolo; osservando le decine di modelli pare di vederli davvero navigare a vele spiegate. Bellissimo anche l’enorme veliero sospeso nel vuoto al centro della sala: se salite le scale, potrete vederlo stagliarsi contro l’immagine del mare in tempesta e avrete davvero l’impressione di osservarlo mentre affrontala forza impetuosa dell’oceano (foto in alto).
L’esposizione continua con il terzo piano interamente dedicato alle tecniche di costruzione delle navi, da quelle antiche alle più moderne. E ancora ricostruzioni fedeli di alcuni ambienti, come la cabina del capitano di un antico veliero, uniformi, armi, medaglie.
Appassionanti battaglie navali di tutti i tempi sono narrate con dovizia di particolari al quinto piano mentre il sesto è interamente dedicato alla storia delle navi passeggeri, dalle prime gloriose navi da crociera ai moderni hotel galleggianti che oggi accolgono turisti da ogni dove. 
Dopo un ulteriore approfondimento sulle esplorazioni marine e una vasta collezione di dipinti sul tema nautico, l’ultimo piano è il paradiso dei collezionisti: centinaia di migliaia di piccoli modelli di navi di ogni forma e colore esposti in teche di vetro, c’è di che perdere gli occhi!
Insomma, un museo davvero ben fatto, che permette un approccio alla storia del mare per chi ne è digiuno, o un interessante approfondimento per chi già la conosce. Che vi piacciano i velieri, le storie di avventurieri e pirati o amiate i paradisi sommersi e la forza del vento, all’Internationales Maritimes Museum troverete di certo qualcosa che catturerà la vostra attenzione e vi farà viaggiare a ritroso nel tempo.
Buona navigazione!