© Distillerie Nardini

E’ una storia antica quella dell’acquavite Nardini, una storia che inizia nel 1779 quando Bortolo Nardini apre a Bassano la sua prima distilleria con annessa grapperia, proprio sul Ponte Vecchio, l’antico ponte disegnato dal Palladio e simbolo della cittadina vicentina.
Oggi come allora la grapperia è rimasta immutata tanto da essere stata insignita del prestigioso titolo di Locale Storico D’Italia e ancora adesso rappresenta un luogo di incontro di bassanesi doc e turisti, che vengono qui tra antichi scaffali che ospitano le preziose bottiglie per assaporare il prezioso distillato e immergersi nella tradizione di Bassano.

© Distillerie Nardini

La storia della distilleria è segnata da un alternarsi di periodi di gloria e di difficoltà che l’azienda affronta con la tenacia e la passione tipica di queste terra.
Nel 1860 la grande innovazione: la tradizionale distillazione a fuoco diretto viene sostituita con quella a vapore, che donerà al distillato quell’inconfondibile gusto e costanza di qualità che ne è ancora oggi la caratteristica distintiva.
Gli anni della Grande Guerra sono tempi difficili per queste zone, tristi teatro di grandi battaglie, ma segnano anche la fortuna dell’acquavite che scorre a fiumi tra i soldati al fronte e ne rallegra e riscalda le lunghe notti in trincea. Terminata la guerra, l’abitudine al gusto e profumo della grappa non perde popolarità e si diffonde tra i giovani, diventando un simbolo di Bassano.
La Seconda Guerra Mondiale segna un altro periodo buio per la città e per la Distilleria, i cui prodotti vengono spesso confiscati dai Tedeschi.

© Distillerie Nardini

Gli anni ’50 e ’60 portano il boom di crescita per la Distilleria che vede espandersi i suoi estimatori in Italia e nel mondo e apre un nuova distilleria a Monastier di Treviso; sono anni segnati anche dall’introduzione di due importanti innovazioni: l’invecchiamento della grappa in botti di rovere e la distillazione sottovuoto, che permette di distillare a bassa temperatura ottenendo così un prodotto di qualità superiore.
La produzione della grappa è rimasta immutata nei secoli, tramandata di generazione in generazione come un gioiello raro e prezioso da custodire con cura, seppur modificata nelle innovazioni che hanno permesso di migliorare la qualità del prodotto. E’ un processo fatto di attenzione, tradizione e impegno, scandito dal susseguirsi delle stagioni.
Oggi come un tempo è il vapore il protagonista, che con la sua forza gentile attraversa le vinacce fermentante estraendone dolcemente il contenuto alcolico per creare un distillato prezioso che da secoli accompagna la storia e la tradizione di Bassano. Basta entrare nella storica grapperia al Ponte Vecchio tra vecchi pavimenti in marmo, il grande bancone in legno al centro, tra alambicchi e scaffali pieni di bottiglie ordinatamente allineate per respirare la storia, la passione e la tradizione che sta dietro a questo prezioso prodotto frutto della terra e della dedizione dell’uomo.