Il racconto di #VolagratisJN giunge al punto culminante con i due gioielli di Giordania: Petra e il deserto del Wadu Rum. Lucia ce ne parla descrivendoci la magia, il mistero e il fascino senza tempo di questi due luoghi straordinari.
Ho lasciato questo post per ultimo, perché avrei voluto cercare le parole giuste. E’ passato un mese quasi dalla partenza per la Giordania e sono due i pensieri che non riesco a levarmi di dosso.
Ci sono sensazioni che rimangono incastonate tra le altre e non si riesce a liberarsene. Probabilmente non se ne ha neanche voglia. Le mie due ossessioni hanno un nome: Petra e Wadi Rum.
Mi ero promessa che non avrei dato a Petra l’opportunità di conquistarmi più di altro. Volevo partire senza aspettative e senza contare i giorni che mi allotanassero da lei. Eppure alla fine, lei ha avuto la meglio. Petra è semplicemente Petra, come direbbe qualcuno. E’ impossibile non rimanerne affascinati.
Il primo tratto è in discesa ed è pieno di cavalli. Sembra un posto normale. Man mano che si scende l’emozione sale. Ad ogni restringimento del canyon si pensa sia il momento: “dietro questo angolo c’è il Tesoro!”. Non passa mai, forse anche perché lo spettacolo del canyon è altrettanto suggestivo. Le rocce sembrano messe lì da un artista, in un’alternanza di luce e ombra, colori e striature. Dura circa un chilometro questa meraviglia finché non appare lui: il Tesoro. E’ vero, lo si scorge tra le rocce e solo avanzando si ricompone tutto, in un quadro da lasciare senza parole.
Ma non è tutto qui, se devo essere sincera. Questo è stato solo l’inizio. E’ una delle sette meraviglie del mondo moderno e non è un caso. Il sito archeologico è grande, veramente grande. Ed è bello, proprio bello. Si succedono tombe, templi e abitazioni -purtroppo distrutte da un terremoto-. Persone con il loro banchetto che vendono bracciali, collane, tessuti e cibo. Bimbi che giocano al sole, animali che vanno su e giù senza sosta.
Senza tanta fatica, ci si ritrova alla sommità del Monastero. E’ un attimo in cui il tempo sembra fermarsi per permettere di godere appieno di tutta questa magnificenza.
Petra ha un’anima viva, ed è qui lo splendore. Non si riesce a smettere di guardare attorno perché ogni passo è una nuova espressione della natura. La terra rossa e le venature della roccia arenaria riempiono gli occhi.
Il Deserto del Wadi Rum
Questo è lo stesso colore che si trova nel Wadi Rum. Un rosso potente che si insinua ancora di più nelle viscere. Qui si ha la sensazione che la pace esista ancora da qualche parte nel mondo. Non ci sono molte dune, il paesaggio è per lo più intervallato da imponenti rocce -anche qui- che spezzano la monotonia di un luogo di sabbia.
Nessuna descrizione potrà rendere fede alla sensazione di vuoto colmo che regala il deserto. E’ silenzio, quiete, pazienza. E’ stupirsi davanti alla luce del tramonto, che accompagna l’oscurità della notte. E’ fumare shisha e imparare balli popolari illuminati dalla bellezza di un cielo stellato. Il deserto si concede nella sua interezza e non resta che cogliere questo dono.
La Giordania è una terra da scoprire in punta di piedi ma con la voglia di lasciarsi prendere completamente. L’unico pensiero sarà quello di tornarci.
Informazioni Utili:
-L’ingresso a Petra costa circa 50 dinari. E’ possibile visitare il Tesoro anche di notte, illuminato solo dalle candele. L’ingresso è, in questo caso, di circa 15 dinari.
-L’ingresso al Wadi Rum è di circa 5 dinari giordani. Per altre informazioni leggete qui altri articoli sul viaggio #VolagratisJN
Per rivivere l’emozione del tour potete consultare la Tagboard del blogtour; per tutte le informazioni sul viaggio in Giordania potete consultare il sito di Volagratis e la pagina dell’ Ente del Turismo della Giordania