Il Cristo Redentore di Maratea

 

Fu il biellese Stefano Rivetti di Val Cervo, arrivato a Maratea nel 1953, a concepire l’idea di sostituire una croce commemorativa, che si ergeva nel punto più alto del Monte San Biagio, con un grande monumento al Cristo Redentore.
Il progetto venne affidato allo scultore Bruno Innocenti, docente presso l’istituto delle Belle arti di Firenze, e i lavori iniziarono nel 1963 e durarono 2 anni.
Il Cristo Redentore entrò così nel panorama artistico di Maratea, diventandone fin da subito il di protagonista, ed è oggi uno dei suoi simboli più famosi. La somiglianza con il Cristi Redentore di Rio è notevole e proprio questa caratteristica rende Maratea una meta ancora più interessante, un misto di gusto italiano e atmosfere esotiche.
La statua è alta oltre 21 metri ed ha un’apertura delle braccia di 19 metri. La sola testa misura 3 metri di altezza.
Il volto del Cristo Redentore è vistosamente differente dalla classica iconografia di Gesù, con capelli corti e barba corti.
L’artista Bruno Innocenti fece in modo che la statua, pur nella sua maestosità, si armonizzasse con l’ambiente circostante ed il candore della pietra in effetti ben si accorda con i colori della natura che circonda la statua.

 

Il centro storico di Maratea

Il Centro storico di Maratea sorge intorno alla chiesa di Santa Maria Maggiore, detta anche Chiesa madre.
La parte più antica conserva vicoli stretti e angiporti, mentre la zona di epoca rinascimentale ha caratteristiche urbane diverse e più ariose, con piazze che si intervallano a scalinate.
Numerose sono le chiese e le cappelle, di cui la maggior parte si concentra proprio nel centro storico.