Città di storia, arte e gastronomia, Napoli è una meta ambita da molti viaggiatori, sia italiani che stranieri. Il centro storico è facile da visitare a piedi, godendosi l’atmosfera allegra che pervade le vie dello shopping e i quartieri più popolari.

Ecco un suggerimento di itinerario con le cose da vedere e vistare in 3 giorni.

Napoli: in che zona soggiornare

L’opzione migliore è a mio avviso il centro storico, da cui è possibile raggiungere a piedi Spaccanapoli, i Quartieri Spagnoli, Piazza del Plebiscito e il lungomare. Molti hotel di media e alta categoria sono allineati sul Lungomare, luogo noto per il passeggio e la vista sul Golfo. Personalmente mi sono trovata molto bene all’Hotel Piazza Bellini. Scelto per la posizione centrale (a due passi da Piazza Dante, dove si arriva in metro) e per l’ottimo prezzo, si è rivelato un hotel molto valido. Curato e rinovato di recente, ha camere moderne e luminose, semplici ma con tutte le comodità. Il personale è stato molto gentile e disponibile.

Giorno 1: centro storico & Spaccanapoli

Iniziamo la vista di Napoli esplorando il centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Perdetevi tra le strade strette e pittoresche di Spaccanapoli, ammirando i palazzi storici, le chiese barocche e le vivaci piazze. Tappa obblgatoria il Duomo di Napoli, che custodisce il Tesoro di San Gennaro. A breve distanza il Museo Archeologico Nazionale ospita una delle collezioni più importanti al mondo di reperti romani.

La Cappella di San Severo

Premessa importante: per vistare la cappella è obbligatoria la prenotazione. Consiglio di farla con largo anticipo perché spesso le date sono sold-out, in particolare nei weekend.

La Cappella di San Savero è un mausoleo familiare edificato nel 1590 come ex-voto. Fu solo nel 1749, grazie a Raimondo di Sangro, che divenne uno scrigno di arte barocca. Di Sangro, principe di Sansevero, chiamò i migliori artisti del Settecento per rendere la cappella un luogo unico. Tra le numerose opere scultoree e pittoriche, spicca al centro il meraviglioso Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino. Protetto da un sottilissimo velo scolpito che ne lascia vedere il corpo martoriato, il Cristo conquista gli spettatori per l’intensità dei tratti del viso e la perfezione del corpo.

Il Chiostro di Santa Chiara

Altra tappa imperdibile nel centro di Napoli è il Chiostro di Santa Chiara, completamente rivestito in maioliche. Pochi luoghi in città ricordano la Costiera e il Golfo di Napoli come questo meraviglioso chiostro le cui maioliche colorate azzurre e gialle creano un’atmosfera festosa. Protagonisti sono però anche gli affreschi seicenteschi che rivestono i quattro lati del chiostro raffiguranti Santi, allegorie e scene dell’Antico Testamento.

Oltre al chiostro è possibile visitare la chiesa, con forme gotiche esternamente e barocca all’interno.

Giorno 2: Arte, cultura e panorami mozzafiato

Il secondo giorno è dedicato alla scoperta dell’arte e della cultura di Napoli. Si parte da Piazza del Plebiscito, salotto di Napoli, per poi proseguire a passeggio lungo il lungomare, ammirando la vista sul Golfo e il maestoso Vesuvio. Da qui si risale lungo il quartiere di Chiaia, famoso per le boutique di lusso e i caffè eleganti. Ridiscesi a Piazza del Plebiscito si può visitare il Palazzo Reale di Napoli, con i suoi splendidi interni e i giardini lussureggianti. Terminata la visita, concedetevi un caffè e sfogliatella da Gambrinus, uno dei caffè storici più famosi di Napoli.

Infine, con la funicolare si raggiunge il Belvedere di San Martino, per godere di uno dei panorami più suggestivi della città. La discesa può essere fatta a piedi lungo la stradina pedonale che scende veloce fino al centro. Tornati in Via Toledo, principale arteria commerciale di Napoli, si può prendere uno delle viuzze che sale ripida sul versante della collina, per perdersi nel labirinto dei Quartieri Spagnoli.

Quartieri Spagnoli

Tra i quartieri popolari più famosi della città, i quartieri Spagnoli incarnano l’essenza verace della città. Non esiste un itinerario predefinito perché il bello è perdersi per gli stretti vicoli, cinti da palazzi così alti da non lasciare filtrare il sole. C’è però una tappa obbligata: il murales di Maradona, per i napoletani un vero santuario!

Giorno 3: Pompei & lo street food napoletano.

Se non si è mai stati a Napoli e dintorni, vale la pena dedicare un giorno a Pompei. Il parco archeologico è grande ma partendo presto il mattino e organizzando la visita, si riescono a vedere gli edifici più importanti. Pompei si raggiunge con ca. 45 minuti di treno con le Ferrovie Transvesuviane da Napoli Centrale. Il biglietto costa pochi euro ma attenzione alle folle, nei weekend può essere quasi impossibile salire a bordo!

Rientrati in città a metà pomeriggio, si può dedicare il resto della giornata alle delizie culinarie di Napoli. Dalla pizza fritta a quella tradizionale, il ragù, la pastiera e la sfogialella, le cose da assaggiare sono tante, molte in modalità street food! Lungo via Toledo o a Spaccanapoli troverete infinite bancarelle, bar, localini e pasticcerie dove provarli tutti!